DPCM 17 maggio: coprifuoco verso l’abolizione, ristoranti anche al chiuso dal 1 giugno

Cosa cambia già da oggi e cosa succederà il mese prossimo

News di Garage Pizza Bot — 4 anni fa

Interno1 (Pizzeria Da Lioniello, Succivo, Caserta)

Le voci di corridoio si rincorrevano già da qualche pomeriggio ma adesso la decisione del governo è stata presa: il paese si prepara a nuove e consistenti riaperture che partono già da oggi e che riguarderanno da vicino anche il mondo dei ristoranti e delle pizzerie.

Dopo il decreto dello scorso 26 aprile, la cabina di regia del governo e il Presidente Draghi si sono accordati per una serie di nuove misure atte a far ripartire il paese attraverso nuove aperture e un progressivo allentamento delle restrizioni che ormai abbiamo imparato a conoscere da oltre un anno. Innanzitutto il coprifuoco partirà dalle 23 e terminerà alle 5 di mattina con effetto immediato mentre sarà allungato fino a mezzanotte a partire dal prossimo 7 giugno e abolito dal 21 giugno prossimo.

Le attività come ristoranti e pizzerie avranno così modo di lavorare su due turni con più tranquillità  e di gestire un maggior numero di clienti, senza affrettarne la fine del pranzo o della cena. Tra le altre novità, è stato deciso che i ristoranti e le pizzerie potranno tornare a fare servizio al chiuso sia a pranzo che a cena dal 1 giugno mentre per quanto riguarda i centri commerciali, questi torneranno ad essere aperti anche nel fine settimana a partire da sabato 22 maggio. Dopo un periodo di tempo davvero lungo, è stata disposta anche la riapertura delle palestre, che sarà effettiva a partire dal prossimo lunedì 24 maggio.

Sempre a partire dal mese di giugno, contestualmente alla riapertura completa dei ristoranti, sarà nuovamente possibile presenziare come pubblico agli eventi sportivi all’aperto e dal 1 di luglio anche al chiuso (con un limite al 25% totale della capienza, per un massimo di mille persone all’aperto e cinquecento al chiuso). Resta allo studio del comitato tecnico scientifico invece la riaperture di locali notturni come le discoteche, al momento in fase di test per studiare l’effettiva propagazione del virus in un contesto ‘controllato’ come quello disposto dal Sindaco di Milano Sala.

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