Gino Sorbillo è stato nominato ambasciatore per l’enogastronomia mondiale: di Sorbillo se ne dicono tante e qualche volta non buone. I detrattori dovranno ammettere che è difficile, in effetti, trovare una persona che ha fatto di più e che ha fatto prima di Gino Sorbillo per l’enogastronomia soprattutto napoletana, per il mondo pizza, la riabilitazione della figura del pizzaiolo fino a lanciarla come uno status symbol, lanciando la pizza – figurativamente parlando, s’intende – oltre il perimetro italiano, come “cibo d’eccellenza” e non come ripiego.
Qualunque cosa si pensi del “marchio Sorbillo”, c’è da ammettere che Gino a Napoli ha preso tanto ed altrettanto ha restituito e restituisce in termini di valore, traffico commerciale, comunicazione. A quanto pare, questo suo talento è stato riconosciuto a livello mondiale.
Ricordiamo che il turismo gastronomico – almeno fino a prima della pandemia causata dal Coronavirus – è stato più di una spinta per l’economia italiana in generale. Sempre più spesso, i viaggi si programmavano (e si programmano!) non soltanto per visitare posti ma anche per assaggiare cose, scoprire prodotti e presidi territoriali, fare acquisti gastronomici, fare conoscenza con questo o quel produttore.
Ad assegnare il prestigioso titolo a Gino Sorbillo è stata l’Untwo. L’Untwo è un organo appartenente alle Nazioni Unite, in Italia conosciuto anche con l’acronomico OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo); ha sede a Madrid, in Spagna e la sua principale missione è quella di coordinare le politiche turistiche, promuovere il turismo responsabile e – laddove possibile – sostenibile. La storia dell’Italia nell’Untwo è lunga, visto che il nostro Paese ne fa parte dal 1978, più di quarant’anni.
La soddisfazione ma anche l’emozione, per Gino Sorbillo, sono palpabili. Sicuramente, complice dell’emozione è anche il difficilissimo periodo dovuto alla pandemia di Coronavirus, che ha provocato una seria battuta d’arresto al turismo di tutto il mondo, tra i quali figura anche il turismo gastronomico.
La cerimonia per il conferimento del titolo a Gino Sorbillo si è tenuta agli inizi di luglio, presso il Sorbillo Pizza Gourmand al sesto piano della Rinascente, a Roma. Ci auguriamo che questo nuovo “compito” da ambasciatore possa portare ad una decisa spinta in avanti, pandemia permettendo, per l’intero comparto gastronomico e turistico e che sia anche un turismo consapevole, slow ed attento non solo al cibo in sè ma anche a chi lo produce. Siamo sicuri che Gino saprà portare avanti anche queste battaglie, insieme a tanti altri pizzaioli, cuochi, produttori non menzionati ma che fanno anch’essi la loro parte nel grande gioco della gastronomia italiana e mondiale.
[Crediti | Link: Dissapore]