La Pizza Marinara fa bene alla salute, secondo uno studio della Federico II

Da sempre qua su Garage Pizza insistiamo sulla forte connessione che c’è tra il mangiare bene e il vivere bene; non è un caso dunque se sul nostro sito potete trovare addirittura una rubrica interamente dedicata al tema dal nome Pizza è Salute, che vi invitiamo a consultare. La notizia che vi diamo oggi è invece un’altra, e nasce da uno studio dell’Università Federico II di Napoli basato interamente sulla Pizza Marinara della tradizione e l’apporto benefico dei suoi componenti per la nostra salute.

Lo studio, pubblicato lo scorso novembre 2020 e firmato da Irene Dini, Luana Izzo, Giulia Graziani e Alberto Ritieni, pone l’accento sulla presenza di antiossidanti in quella che è la realizzazione tradizionale della Pizza Marinara STG, ovvero quella inserita nel registro delle specialità tradizionali garantite. In questo lavoro è stato determinato il potenziale antiossidante della “pizza marinara” inserita nel registro delle specialità tradizionali garantite (STG) e che si distingue per la scelta degli ingredienti, delle materie prime e la modalità di preparazione e cottura.

Grazie alle sperimentazioni eseguite in laboratorio – qua potete leggere lo studio nella sua interezza – seguendo dei modelli di digestione in vitro, è stata stimata la bioaccessibilità intestinale e gastrica dei principali composti antiossidanti quali licopene e fenoli. I risultati del lavoro di laboratorio hanno mostrato come la Pizza Marinara STG fosse in possesso di una concentrazione di polifenoli e più in generale di un’attività antiossidante e una di bioaccessibilità dei suddetti composti migliore rispetto a quella di altre pizze.

Insomma, un risultato che conferma ancora una volta quella che è l’importanza nutritiva delle preparazioni tradizionali, fatte lavorando il meno possibile delle materie prime di qualità. A tal proposito, vi invitiamo a seguire le nostre ricette per la Pizza fatta in casa per poter creare in perfetta autonomia tutto quello che volete mangiare.