Il mondo della ristorazione legato alla pizza è popolato da una quantità impressionante di classifiche, premi, riconoscimenti più o meno credibili, di taglio generale oppure “monomarca”, istituiti da produttori o riviste che cercano di accontentare l’ego sempre maggiore dei pizzaioli e delle pizzerie.
Si fa poca autocritica, invece, ma finalmente le cose potrebbero cambiare grazie all’arrivo di “50 Flop Pizza“, una classifica che vuole mettere sotto i riflettori le incongruenze di questo settore, chi lavora male e si approfitta dei clienti ignari delle dinamiche che sono alla base di questo settore.
Noi di Garage Pizza abbiamo la possibilità di raccontarvi in anteprima le caratteristiche di questa classifica, compresi i premi speciali che verranno istituiti fin dalla prima edizione, programmata per il 31 giugno 2022.
I curatori del progetto sono segreti per evitare ritorsioni da parte delle pizzerie; nelle scorse settimane invece 10.000 ispettori anonimi, spesso con una maschera, hanno girato in lungo e in largo lo stivale allo scopo di confermare le varie segnalazioni e decretare i pizzaioli più meritevoli dei premi che verranno assegnati al lancio della classifica.
Tali premi verranno consegnati anche in formato fisico, sotto forma di un disco di pasta di ceramica che verrà realizzato sulla base della pizza surgelata che vedete in foto, a simboleggiare la scarsa qualità del tutto.
Qui di seguito trovate, invece, i criteri della classifica e i premi speciali (talvolta multipli) che verranno assegnati. NOTA BENE: per questioni di leggibilità della lingua italiana e per evitare di appesantire ulteriormente la lettura, con “Pizzaiolo” si indica tutta la categoria, senza discriminazioni di genere all’interno di una lingua che per impostazione non è neutra.
- Premio principale per il primo posto della classifica delle 50 peggiori pizzerie che operano sul territorio italiano, sulla base dei seguenti parametri:
1) Sapore della pizza
2) Quantità di pizze crude o bruciate
3) Scortesia del personale
4) Prezzi troppo alti o troppo bassi
5) Carta degli alcolici ad mentula canis
6) Puzza
7) Rumore di sottofondo
8) Bruttezza complessiva del locale
9) Arroganza del pizzaiolo
10) Sporcizia dei bagni
Di seguito invece i premi speciali:
- Premio “Gioco delle tre carte”: alla pizzeria che ha mostrato più discrepanza tra le foto di pizza scattate dal pizzaiolo e quelle immortalate dai clienti.
- Premio “Figlio di papà” alla pizzeria più bella esteticamente e quindi al pizzaiolo che ha beneficiato maggiormente della disponibilità economica degli investitori.
- Premio “Chi l’ha visto” (multiplo) alle pizzerie che mettono in bella mostra sull’insegna il nome del pizzaiolo, ma quest’ultimo è assente almeno l’80% dei pranzi o cene.
- Premio “Maestro” (multiplo) al pizzaiolo che viene identificato come tale ma che non ha mai condiviso la realizzazione della propria pizza con gli altri.
- Premio “Legalità” al pizzaiolo che più si è distinto, nella comunicazione online, nel far sembrare una cosa incredibile mettere in regola i propri dipendenti, con tanto di tredicesima e quattordicesima.
- Premio “Lacrima di Sailor Moon” al pizzaiolo che più si è lamentato di quanto Covid e condizioni climatiche e il vento abbiano inciso sugli affari della propria pizzeria.
- Premio “Giovanna d’Arco” al pizzaiolo che ha fatto maggiori sacrifici per portare avanti la propria attività, al pari dei personaggi che hanno segnato la storia.
- Premio “Altro che Giobbe” al pizzaiolo che ha dimostrato di gestire nella maniera peggiore le critiche da parte dei clienti. Per questa categoria ci sono dei punteggi aggiuntivi che possono favorire la vittoria: +5 punti se si afferma di accettare le critiche e poi si fa tutto per dimostrare il contrario; +10 punti se si afferma che che il cliente non capisce un razzo di niente; +15 punti se si mettono in mezzo le mamme.
- Premio “Mamma mia che rompipalle” al cliente che più si è accanito su una pizzeria in giro per la rete e sui social.
- Premio “Emergente” al pizzaiolo più giovane partito con buoni propositi, ma che si è subito adeguato al sistema.
- Premio “Chiamate la neuro” al pizzaiolo che pensa solo a lavorare e che non posta da nessuna parte online.
- Premio “Una volta c’era un albo” al produttore che ha creato la squadra di giornalisti più efficace nel vendere il proprio prodotto ai pizzaioli.
- Premio “Fenomeno” al giornalista o influencer che spara più cazzate per convincere i pizzaioli a seguire quello che dice.
- Premio “Google Maps” (multiplo) agli influencer che richiedono il rimborso benzina più inverosimile (esempio, 500€ e si trovano a 20km di distanza) per parlare della pizzeria sul proprio account.
- Premio “Mamma mije, Te lo pago ije” (multiplo) agli influencer che chiedono un pasto gratis in cambio di una citazione sul proprio account.
Siete pronti alla classifica che rivoluzionerà il mondo delle classifiche?
questo articolo fa parte del nostro coverage speciale dedicato al 1 aprile 2022