Gli anni che stiamo vivendo potrebbero essere definiti, mai come prima d’ora, come gli anni delle sperimentazioni sulla pizza, con chef e pizzaioli di tutto il modo che studiano gli impasti, gli ingredienti e i possibili accostamenti per impreziosire un piatto che nasce e rappresenta le origini popolari della nostra cultura gastronomica. Tra formule gourmet, combinazioni di terra e di mare, non stupisce dunque che alcune cucine stellate abbiano iniziato a strizzare l’occhio e a interessarsi al nostro amato disco di pasta.
Un esempio recente è il nuovo progetto della chef Aurora Mazzucchelli che ha deciso di trasformare il ristorante Marconi (una stella Michelin) a Sasso Marconi (poco fuori Bologna), in Casa Mazzucchelli, una nuova e creativa idea di cucina che unisce lo stile gourmet al gusto della pizza. L’idea, nata dalla collaborazione tra il suddetto ristorante e il Forno Mollica, ci fornice l’esatta rappresentazione del concetto che abbiamo citato all’inizio: “Serviamo sullo spicchio la mia cucina” come racconta Aurora, ovvero un concetto di cucina che unisce professionalità, studio, estro e passione.
La pizza dunque come elemento cardine di una degustazione, uno spicchio alla volta, che consente al cliente di seguire, mano nella mano, un percorso culinario fatto di idee, sapori e accostamenti scelti dallo chef. Un ruolo inedito che non riduce lo spicchio di pizza a mero palcoscenico per la creatività della cucina ma che anzi, ne eleva e ne espande il ruolo sociale permettendo l’incontro con sapori, materie prime e consistenze che altrimenti avrebbe difficilmente incontrato.
Insomma, una nuova veste che sembra calzare a pennello ma che non sporca né compromette in alcun modo la storicità e la tradizione della pizza; è soltanto, diciamo così, un nuovo modo di declinarne la sua gioia e la sua unicità, che ancora oggi cattura l’attenzione dei più.