Carpe Diem, la pizzeria che unisce l’Abruzzo e il resto d’Italia
A Montesilvano la pizza diventa ricerca e racconto del territorio
Recensione di Andrea Bevilacqua — 1 mese fa
Siamo tornati in terra abruzzese per provare una pizzeria che non può assolutamente mancare nella lista di ogni buongustaio. In tutta onestà, il nostro breve viaggio in Abruzzo ci ha sorpreso positivamente: i pizzaioli di queste terre hanno saputo raccogliere la loro ricca tradizione culinaria, nata nelle verdeggianti campagne abruzzesi, e unirla con gusto e intelligenza al cibo italiano per eccellenza, la nostra amatissima pizza.
Questa volta ci siamo recati a Montesilvano, una delle località turistiche più apprezzate del Centro Italia, patria di Dean Martin e divisa tra mare e collina. Da un lato, una delle 15 spiagge più belle d’Italia; dall’altro, la storia dell’antica “Silvanus”, nome tratto dalla divinità romana delle selve e delle campagne. Senza dimenticare le chiese ricche di storia e il particolarissimo Museo del Treno.
Sul Lungomare, in Via Aldo Moro, si trova Carpe Diem – Diversamente Pizza, un locale che da Montesilvano ha saputo espandersi in tutto l’Abruzzo, arrivando a Chieti, Roseto, L’Aquila e Pescara. Nato nel 2012 grazie a Emilio Brighigna, partenopeo di nascita ma abruzzese d’adozione, e alla moglie Angelica De Berardinis, il locale accoglie con un’atmosfera elegante e curata, evidente nell’arredamento che richiama i colori e il simbolismo del grano e nella mise en place, essenziale e funzionale. Il servizio di sala è professionale, attento e rapido.
Carpe Diem nasce dalla volontà di portare in Abruzzo la cultura e lo stile della pizza napoletana, valorizzando però i prodotti locali: dal peperone dolce di Altino alla ventricina di Vasto, dai fichi reali di Atessa al maiale nero d’Abruzzo, fino al capocollo di Martina Franca. Il menu propone diverse tipologie: pizze tradizionali, cornicioni ripieni, padellini al lievito madre vivo e ruote di carro, pensate anche per chi cerca opzioni gluten free.
È un vero viaggio tra Campania e Abruzzo. Come antipasto, abbiamo provato una gustosa selezione di montanarine, arricchite con capocollo e guanciale croccante di maiale nero d’Abruzzo: un chiaro omaggio alla terra e alle sue eccellenze, con qualche sbavatura nella consistenza dell’impasto e della sua tenuta nel tempo.
Passando alla pizza, il risultato nel piatto è una pizza leggera e digeribile, con l’inconfondibile cornicione vistoso che aggiunge una nota consistente e croccante al morso. Ogni ingrediente, dall’olio al più semplice degli abbinamenti, ci è parso provenire da una selezione ben curata, magari da Presidi Slow Food, affiancata da eccellenze europee come il Camembert e il Pata Negra. La qualità è percepibile in ogni proposta, dai grandi classici alle sperimentazioni più audaci.
Abbiamo iniziato con la Margherita tradizionale, realizzata con l’impasto denominato “signature” e proposta a 6,50€: gustosa, ben bilanciata, con un cornicione croccante al punto giusto. Il pomodoro, di ottima qualità, avvolge il palato senza sovrastarlo. Chi ha detto che la Margherita è banale? Basta farla bene.
La seconda scelta è caduta sulla Martina Franca, proposta a 14€: una pizza bianca con cornicione ripieno di mousse di ricotta di bufala, funghi, parmigiano, provola e Capocollo di Martina Franca, eccellente insaccato pugliese ben conosciuto tra gli appassionati di gastronomia. L’impasto, realizzato con farina “0” di grano tenero e semola rimacinata di grano duro, è perfetto al morso. Ogni ingrediente è abbinato con precisione, frutto di uno studio minuzioso delle materie prime.
Dopo la nostra prova possiamo dire che Carpe Diem – Diversamente Pizza è una tappa obbligata se vi trovate in Abruzzo o nelle zone limitrofe. Abbiamo apprezzato il lavoro sugli impasti e la selezione degli ingredienti, evidente nella cura con cui vengono scelte le eccellenze da ogni angolo della penisola.
Cosa mi è piaciuto (+)
Impasto di ottima qualità
Ingredienti di eccellenza
Ambiente accogliente
Dubbi (-)
La consistenza delle montanarine provate aveva qualche sbavatura