Com’è il nuovo progetto di Gino Sorbillo, oltre la Pizza con Ananas
una recensione esperienziale di Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria, di fronte a Gino e Toto Sorbillo ai Tribunali
Recensione di Antonio Fucito — 11 mesi fa
Ebbene sì, ho provato anche io la Margherita con Ananas di Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria, il nuovo progetto di Gino Sorbillo.
Che, come anche lui sa benissimo, non rappresenta per nulla una novità; io stesso ne ho provate diverse nel corso degli anni, come quelle di Stefano Callegari, Franco Pepe e Simone Lombardi, che lo hanno utilizzato in diverse maniere.
Sfruttando anche la smania da parte delle persone nel dire la propria su tutto, la pizza con ananas ad ogni modo è diventata un manifesto pubblicitario gratuito per questo progetto che va ben oltre tale frutto esotico; può essere visto, infatti, come il nuovo percorso intrapreso a Napoli dopo anni (decenni) durante i quali la pizzeria storica dei Tribunali continua a mantenere quell’identità immutabile che ancora oggi attrae centinaia di avventori ogni giorno.
Il rapporto di Gino Sorbillo con la comunicazione, d’altronde, è stato spesso schizofrenico nel voler esserci sempre e comunque, anche quando magari sarebbe stato meglio il contrario (si, mi sono legato al dito, tra gli altri, l’incontro con Salvini), ma indubbiamente l’imprenditore napoletano è stato tra i primissimi ad aver sdoganato la pizza a livello mediatico verso il “popolo”, continuando ad essere sempre sul pezzo o quasi.
Fatte queste doverose premesse, togliamoci subito dalle scatole(tte) la pizza con ananas, che “ci sta” senza troppi patemi in questa versione bianca, poiché il frutto è cotto al forno e quindi “depauperato” in parte della sua componente dolce, che anzi assieme al liquido rilasciato fa da contrasto piacevole al formaggio utilizzato. Personalmente avrei gradito l’ananas in pezzi più piccoli e meglio distribuiti su tutta la pizza, ma sono dettagli, quisquiglie: poteva essere più elaborata e interessante, ma non è una pizza che ha meno dignità delle altre presenti in carta.
Il locale, praticamente di fronte a quello storico dei Tribunali e ad angolo col vicolo adiacente (Vico del Fico al Purgatorio), è delizioso per come è stato realizzato, visto che richiama una vecchia trattoria declinata in chiave moderna, dalle finiture alle luci soffuse fino all’acustica favorita dalle canne di bambù presenti sulle pareti.
Dal caos di Sorbillo ai Tribunali all’atmosfera di Presepe Napoletano, tutto a distanza di un amen; un Sorbillo “vecchio e nuovo” che potrebbe tracciare le linee guida per le prossime aperture, come quella imminente al Vomero, Omaggio alla Margherita.
Anche nel menu di Presepe Napoletano la Margherita è protagonista assoluta, con qualche forzatura perché le 14 (di 15) pizze presenti che portano il suo nome avrebbero potuto benissimo avere altre nomenclature, anche se magari meno “leggibili”.
Detto questo, è possibile notare un tipo di pizza con caratteristiche differenti, a partire dal disco di pasta di dimensioni leggermente inferiori all’assenza del forno a legna fino agli ingredienti utilizzati, in media di maggiore qualità e varietà rispetto a Sorbillo ai Tribunali, come si può evincere anche dalle descrizione e prezzi.
Una pizza più delicata nella lavorazione e meno aggressiva nella cottura, quindi, ma comunque saporita grazie anche alla presenza di scaglie di carioricotta stagionato sul cornicione (più pronunciato) di ciascuna pizza.
In aggiunta alla Margherita con Ananas ne ho provate altre due, a cominciare da un classico della tradizione, quella rossa con provola affumicata e pepe:
L’ultima è un po’ meno habitué all’interno del mondo Sorbillo, ovvero Margherita bianca con fiordilatte di Agerola, cime di friarielli saltati in padella, pestato di Patanegra in olio evo del Cilento e basilico:
In aggiunta alla pizza è presente qualche proposta di cucina napoletana sotto forma di antipasti, tre primi ed altrettanti secondi. Anche l’offerta alcolica è leggermente più strutturata, con la presenza finanché di una bollicina italiana e un Franciacorta per chi vuole godersi maggiormente la mangiata.
Insomma, Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria mi ha dato l’idea di essere una versione “asciutta” e ragionata degli esperimenti – si fa per dire – Gourmand e Casa Sorbillo realizzati fuori da Napoli. È un locale ben congegnato con una pizza assolutamente valida, più curata; vedremo se rappresenta davvero il percorso intrapreso dal Gino Sorbillo dei giorni nostri.
Volete approfondire la genesi di questo particolare abbinamento? Leggete allora il nostro articolo Pizza con Ananas: storia dell’odio mondiale verso quella hawaiana.
A questo indirizzo è possibile consultare la scheda completa di Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria, all’interno del nostro Pizza Advisor.