Impasto 55, la Recensione: tra Sorbillo e Capuano, il terzo gode

a pochi passi dal mare, una pizzeria davvero interessante per la pizza e l’atmosfera

Recensione di Antonio Fucito — 2 settimane fa

Montanara (Impasto 55, Napoli)

Sono lontani per fortuna i tempi di un lungomare di Napoli appannaggio solo di ristoranti turistici nell’accezione meno nobile del termine. Oramai l’offerta è piuttosto valida, ed anche le persone locali non lesinano di mangiare da queste parti. A Piazza Vittoria ci sono due “mostri sacri” del mondo pizza, Sorbillo con una delle prime pizzerie post via dei Tribunali – lontana parente però come prezzi e in parte qualità – e Vincenzo Capuano, che continua a soffrire di grande incostanza del prodotto, riscontrata più volte nelle nostre prove.

Ebbene, la pizzeria decisamente più interessante si trova nel mezzo, Impasto 55 di Vitale De Gais.

Nel mare magnum spesso gustoso delle pizzerie napoletane, infatti, ci sono dei tratti distintivi che la fanno emergere dal lotto, a cominciare proprio da quell’impasto realizzato con farine di tipo 1 e tipo 2, che si traduce in un disco di pasta di taglia L con cornicione visibile ma ridotto. Mi sono piaciute la consistenza e la sapidità complessive, con una masticabilità non eccessiva e una perfetta integrazione con gli ingredienti al morso.

Il menu è corposo in termini di offerta ma non arriva ad essere illeggibile o soverchiante, anche perché risulta studiato negli abbinamenti proposti e alterna con dovuto equilibrio pizze classiche, ricette storiche e qualche proposta unica e particolarmente indovinata.
I prezzi sono indubbiamente alti rispetto alla media napoletana, la qualità percepita altresì non sfigura e la zona è tra quelle più turistiche, questa volta nell’accezione classica del termine; niente di cui scandalizzarsi quindi, ho ravvisato invece qualche ricarico eccessivo all’interno della carta dei vini, che pur alternando espressioni puramente territoriali con qualche concessione nel resto d’Italia, potrebbe beneficiare di un pizzico di varietà in più, ad esempio nei rosati.

I circa 20 coperti all’esterno completano i 35 all’interno, dove a dominare sono i colori tenui della spiga di grano e luci giustamente soffuse, in grado di regalare un’atmosfera al contempo calda ed elegante.

Bando alle ciance e andiamo su qualche portata specifica che ho provato, partendo dall’immancabile Margherita, proposta a 8,50€ con Pmodoro San Marzano DOP dell’Agro Nocerino-Sarnese,
fior di latte di Agerola, Parmigiano Reggiano DOP, basilico,
olio extravergine d’oliva in uscita.

Margherita (Impasto 55, Napoli)

Tra il partito Parmigiano/Non Parmigiano sulla Margherita scelgo sempre il primo ma non disdegno il secondo; in questo caso abbiamo un sapore piacevolmente definito con una masticazione equilibrata, supportata da una cottura decisa e senza sbavature evidenti.

Poi la Mar Cantabrico, 14,50€ per modorini gialli del vesuvio, olive nere caiazzane, alici del Mar Cantabrico e poi all’uscita stracciatella campana, basilico e olio extravergine d’oliva.

Mar Cantabrico (Impasto 55, Napoli)

Il copione si ripete sia per quanto riguarda l’impasto che i sapori complessivi, giustamente equilibrati tra la sapidità delle alici e la tendenza dolce della stracciatella, esaltate dai profumi e dal sapore dell’olio a crudo.

Per completezza di quanto provato qualche settimana prima rispetto alla stesura dell’articolo, due pizze recentemente uscite dal menu, vale a dire la Melanzana, 14€ per fiordilatte di Agerola, melanzane striate della Sicilia, pomodori gialli del Vesuvio, capicollo di Norcia; e la Montanara della Passione, 18€ una pizza fritta “aperta” con soncino, prosciutto crudo san daniele, dragon fruit e zest di limone.
E poi gli antipasti che spesso preferisco mangiare in realtà al posto del dolce; la frittatina classica è quella che mi ha lasciato più soddisfatto, cremosa e saporita senza perdere la sua consistenza necessaria per la massima godibilità.

L’offerta della pizza a Napoli è di una varietà incredibile, e se nonostante questo una pizzeria riesce a caratterizzarsi grazie ad un menu carismatico, una bella atmosfera e, soprattutto, alla qualità della pizza nel piatto, non può che risultare tra le mie preferite. Anzi, Impasto 55 è quella da provare in questo lembo di lungomare baciato dal mare e protetto dal Vesuvio.

Cosa mi è piaciuto (+)
Impasto eccellente, dalla cottura alla consistenza
Abbinamenti equilibrati e saporiti
Locale e servizio

Dubbi (-)
Ricarico e varietà dell’offerta per quanto riguarda la carta dei vini

Lascia un commento