Maida, la pizzeria di Giuseppe Casale, merita subito una visita

una pizza davvero buona a San Prisco, pochi chilometri da Caserta

Recensione di Antonio Fucito — 3 mesi fa

Siciliana (Pizzeria Maida di Giuseppe Casale, San Prisco, Caserta)

Nel panorama italiano ci sono tanti casi di pizzaioli che, dopo la dovuta gavetta all’interno di una realtà più o meno strutturata, fanno il “grande passo” dell’aprire la propria pizzeria per esprimere al meglio la visione personale, senza vincoli particolari.
Una sfida importante, bella sulla carta ma che apre anche il fianco ad una gestione completa di un locale che non è più solo legata al prodotto, ma anche a tutta una serie di dinamiche meno “divertenti” che servono però per avere un’attività sostenibile.
Pizzeria Maida è il completamento del percorso di Giuseppe Casale, che dopo tanti anni nella pizzeria “Morsi e Rimorsi” di Caserta ha aperto con la moglie la propria attività nella vicina San Prisco, ponendo l’attenzione sulle pizze classiche, ricette storiche e qualche abbinamento più particolare. La creazione di un progetto personale ha permesso di curare anche altri dettagli importanti, come la presenza della pizza senza glutine e opzioni senza lattosio, sempre più apprezzati in questa epoca moderna fatta di intolleranze e allergie non desiderate.

Il locale dispone di uno spazio esterno grande e di una sala interna con una discreta quantità di posti, dalle finiture pulite e con un’illuminazione elegante che regala una bella atmosfera generale; ho ravvisato altresì una rumorosità di fondo eccessive dove c’era il mio tavolo, nonostante la presenza di diversi pannelli fonoassorbenti.

Parliamo di pizza, ad ogni modo, l’indubbia protagonista e una delle migliori che mi è capitato di provare negli ultimi tempi.
Il disco di pasta è di taglia M/L, con un cornicione visibile ma ben equilibrato rispetto al condimento. Lavorazione e cottura sono di gran pregio, e si manifestano in una scioglievolezza che arriva dopo un piacevole morso “croccantino” che sprigiona una sapidità di carattere ma non eccessiva, lasciando poi spazio agli ingredienti. Non mancano profumi e sentori complessi derivati dall’utilizzo di un blend di tipologie di farina, a completare un quadro ottimo complessivo.
Tale attenzione per ciascuna pizza si paga in termini di tempi di attesa piuttosto estesi, anche perché in media le pizze che escono in “contemporanea” dal forno sono solo due alla volta.

Passiamo alle pizze provate, partendo dall’immancabile Margherita, proposta a 6€ con pomodoro San Marzano, fior di latte, basilico e olio EVO.

Esecuzione impeccabile, dalla sapidità del pomodoro alla cottura, passando per un olio in grado di esaltare profumi e sapori senza risultare soverchiante.

La wurstel e patatine rappresenta il guilty pleasure per eccellenza, qui si chiama Bavarese, costa 8€ ed è composta da fior di latte, würstel bavarese, patate fritte, basilico e olio.

Bavarese (Pizzeria Madia di Giuseppe Casale, San Prisco, Caserta)

La buccia sulle patate non mente sulla qualità, la realizzazione è golosa senza sconfinare in pesantezza ulteriore dovuta ad una cattiva gestione dell’olio o alla quantità eccessiva di ingredienti.

Qui sotto la Siciliana (8€), realizzata con pomodoro San Marzano, fior di latte, melanzane a funghetto e all’uscita scaglie di ricotta salata, basilico e olio EVO.

Molto buona, equilibrata e saporita, un omaggio grandioso ad un piatto iconico siciliano. L’unico piccolo appunto, da profondo conoscitore di quelle zone, va fatto per lo spessore delle scaglie di ricotta salata, che se fossero state meno sottili avrebbero reso il risultato ancora migliore.

L’ultima pizza è stata La Mia Provola e Pepe, 8€ per Passata di pomodoro di Corbara, provola affumicata, pecorino romano, pepe nero, all’uscita basilico e olio EVO.
Pizza eccellente per impasto, cottura e sapore avvolgente, con il pepe che non risulta aggressivo al morso ma si accomoda persistente nel palato al termine della deglutizione.

Una carta dei vini ben pensata ma limitata completa il quadro complessivo: Pizzeria Madia raggiunge livelli molto alti, con attenzione a tante tipologie di pizza e una realizzazione impeccabile di impasto e abbinamenti, che non sacrificano l’equilibrio in luogo del sapore, della piacevolezza al morso e della soddisfazione dopo aver completato la pizza. Un progetto centrato con sbavature a latere del prodotto, una pizzeria da provare il prima possibile.

Cosa mi è piaciuto (+)
Impasto ottimo per sapidità, consistenza e lavorazione
Abbinamenti di gran gusto, equilibrati ed avvolgenti

Dubbi (-)
Una certa rumorosità di fondo nel locale, che non favorisce le chiacchiere
Le sole due pizze servite in contemporanea allungano i tempi di attesa e servizio