Pizza senza glutine, sushi e bollicine: la proposta peculiare di Nama a Chianciano Terme
con la collaborazione di Roberto Esposito di Rosso Vivo, abbiamo provato una nuova apertura nel paese in provincia di Siena
Recensione di Antonio Fucito — 3 anni fa
Chianciano Terme è un paese con poco meno di 7000 abitanti, ha un centro storico delizioso ma molto piccolo ed è conosciuto “all’esterno” soprattutto per le sue terme. Come tante altre zone, in questo periodo, sta subendo pesantemente l’assenza o quasi del turismo che invece ha sempre baciato queste terre a cavallo tra Val d’Orcia e Valdichiana, con appassionati desiderosi di provare cantine, fare un giro immersi nel verde e in generale godersi il benessere enogastronomico e quello legato alla cura del corpo. Adesso che finalmente si comincia a intravedere quella famosa luce in fondo al tunnel, non mancano realtà che continuano a investire per la popolazione locale e in vista della ripartenza completa. Complice un weekend di relax proprio da queste parti, mi sono imbattuto nell’apertura di un nuovo locale, “Nama Sushi Pizza & Bollicine” che offre alcune chiavi di lettura interessanti per gli appassionati di pizza e non.
Il tessuto di Chianciano Terme, infatti, vede numerosi imprenditori molto attivi nel creare sinergie tese a promuovere il territorio o accrescere l’offerta enogastronimica.
Proprio da una di queste è nata l’idea alla base del ristorante Nama (qui di seguito la scheda completa su Garage Pizza.), in viale della Libertà: gli imprenditori Giorgio Torrusio e Stefano Fronteddu, proprietari tra l’altro di alcune catene alberghiere, hanno deciso di realizzare un locale di tendenza che offre sushi e una carta di vini orientata sulle bollicine, affiancata con una particolare tipologia di pizza senza glutine realizzata da Roberto Esposito, manager-pizzaiolo apprezzato in zona e proprietario delle pizzerie col marchio Rosso Vivo.
Il locale dispone di una sala interna elegante e, cosa importante di questi tempi, di uno spazio esterno generoso in grado di ospitare i commensali. La tipologia di offerta punta soprattutto a clienti “moderni” – quelli che oggi posizionano il sushi in tendenza/curiosità – ma anche a potenziali turisti che vogliono sperimentare qualcosa differente dal cibo locale. La proposta di bollicine e vini invece si sposa perfettamente per caratteristiche organolettiche col pesce, anche a livello di percezione economica (a proposito, leggetevi il nostro articolo pizza e vino, perché si può.).
La brigata in cucina non è giapponese (ma abbiamo già sdoganato questa unione lineare di concetti ad esempio con le pizzerie italiane presenti all’estero, che spesso vedono al comando pizzaioli competenti e di altre nazionalità: buttate un occhio sul nostro Pizza Advisor Tokyo.) mentre il sushi viene presentato sia in “purezza” – pensate al sashimi di salmone e tonno – che in versione “fusion”, ovvero con contaminazioni di cucina italiana e ingredienti come ad esempio il celebre gambero di Mazara del Vallo.
La qualità è indubbiamente proiettata verso l’alto, la proposta dei vini vede uno Champagne e bollicine provenienti da Franciacorta e Valdobbiadene. Sui (pochi) vini bianchi e rossi presenti, Nama ha scelto invece di puntare su bottiglie del territorio.
Siamo su Garage Pizza, ad ogni modo, e quindi ci concentriamo sull’offerta dedicata al nostro amato disco di pasta, che segue in qualche modo il concetto di fusion e cerca di richiamare le caratteristiche nutrizionali del sushi, per gran parte privo di glutine al di là di alcuni ingredienti di supporto come la salsa di soia. In questo contesto entra in gioco la partnership con Roberto Esposito, che ha realizzato per il locale un impasto senza glutine che non faccia sentire “di seconda fascia” gli intolleranti a questo complesso proteico. Nel menu è possibile ordinare una focaccia che può accompagnare l’eventuale aperitivo oppure una mangiata esclusiva di sushi, in aggiunta a pizze con condimenti “tradizionali” o che richiamano l’offerta a base di pesce.
La qualità degli ingredienti è coerente con il resto e l’impasto è giocoforza la cosa che cattura di più l’attenzione: al morso non si manifestano segni di “cedimento” come consistenza, la sapidità è bilanciata e la piacevolezza è ben presente. La tipologia di prodotto può essere assimilata a quella della pinsa e, insomma, non sembra di avere a che fare con una categoria secondaria di pizza, ma con una proposta “come tante altre”, nell’accezione più neutra e positiva del termine.
Una chiacchierata con Roberto Esposito ci ha permesso poi di apprendere come l’impasto venga creato con farine naturalmente senza glutine (farina di riso integrale con piccola percentuale di amido di mais, grano saraceno e un po’ di fecola di patate), fermentato 24 ore in massa unica, poi stagliato e rifermentato nella sua fase conclusiva. Non viene utilizzato amido deglutinato e il tutto viene realizzato in un laboratorio centralizzato (lo stesso delle pizzerie Rosso Vivo), con le basi che poi vengono farcite direttamente al Nama.
Il risultato come detto è complessivamente buono, sia per le proposte classiche come la Margherita che per quelle di pesce come la pizza con salmone; si sposano perfettamente col concetto di un pasto non pesante e ovviamente con la proposta dei vini presente sulla carta, coerente in relazione al target del ristorante.
Nama Sushi Pizza & bollicine si è appena affacciato sul mercato di Chianciano Terme con un’offerta interessante e abbastanza peculiare, che pone l’attenzione anche sugli intolleranti al glutine ma che risulta comunque godibile per chiunque. Prova iniziale superata, adesso tocca come sempre ai clienti decretarne la qualità complessiva nel corso del tempo.