Pizzeria Ciro a Tokyo: una Pizza Napoletana sospesa nel tempo

Tohru San propone una pizza napoletana classica che regala sapori un tempo perduti

Recensione di Antonio Fucito — 2 settimane fa

Forno (Pizzeria Ciro, Nakano, Tokyo)

Proprio da queste parti vi ho raccontato di come per mangiare una vera pizza napoletana di anni fa, Tokyo potrebbe rappresentare una delle piazze più indicate, perché esistono una serie di pizzerie che non hanno subito le influenze moderne e mutevoli dei nuovi stilemi, preservando per quanto riguarda la pizza al piatto un’estetica e un sapore dei tempi che furono.
Pizzeria Ciro ad Higashi-Nakano incarna appieno lo stile di cui sopra, una pizzeria napoletana accogliente, con le pareti piene di “scarabocchi” a metà tra Giappone e Italia, pentole e un bel forno a legna a vista, col quale Tohru San prepara una moltitudine di pizze bianche e rosse classiche con diverse variazioni, assieme all’immancabile ripieno secondo tradizione.

Una pizzeria napoletana che, innestata nei colori, luci e contesto di Tokyo, regala un risultato piuttosto unico anche da chi a Napoli ci è cresciuto, perché sembra di vivere in una realtà parallela che non esiste più o quasi nemmeno nei locali della città partenopea.

La pizza è di taglia M/L, dal cornicione poco pronunciato e dalla consistenza al morso impalpabile, con abbinamenti classici e saporiti, senza fronzoli o voli pindarici.
In successione tra le foto, la Margherita (1300¥, 8€), la Wurstel e Patatine (2200¥, 16€) con entrambi gli ingredienti lavorati da zero da parte del pizzaiolo, e il Ripieno classico (2200¥, 16€) con pepe, ricotta, pomodoro, salame.

Pizzeria Ciro (Nakano, Tokyo)

Nota di merito per quest’ultimo, l’incarnazione massima in termini di sapore di una pizza sempre meno diffusa fuori dalla Campania e sempre più cangiante in termini di sapore e ingredienti utilizzati: qui è buona, schietta, sincera, napoletana come sempre di meno a Napoli.

Tohru sa(n) il fatto suo quando si tratta di preparare una buona pizza napoletana classica, nella zona diventa automaticamente da provare per i turisti in cerca di una coccola di pizza, assieme a tutti i giapponesi che già la frequentano da diversi anni.

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