Recensione de I Borboni: eccellenza oltre le classifiche

Provola e Pepe (I Borboni Pizzeria, Pontecagnano, Salerno)

Non è la prima volta che ne parliamo su queste pagine, perché i Borboni è un progetto che nasce nel 2018 ed ha sempre visto al timone loro due: Daniele Ferrara e Valerio Iessi.
Due personalità un po’ fuori dai radar “mediatici” ma dal profilo tecnico estremamente elevato, perché, di fatto, sono due grandi conoscitori della materia e di come si lavora.
La pizzeria è sita a Pontecagnano in Via Amerigo Vespucci, in una zona estremamente comoda con parcheggio enorme; il locale è grande, spazioso e luminoso. La sua crescita nel corso del tempo è chiarissima per chi l’ha vissuta; inutile fare riferimento a classifiche che spesso sono poco approfondite e che tengono poco conto della condizione reale di una attività.

Parlando solo della pizza: la costante è la lavorazione di un impasto a dir poco magistrale, forse il migliore realizzato con prefermento che abbia provato. L’impasto messo a punto da Daniele e Valerio non è una semplice biga 100% (cosa che ormai vediamo spesso), ma la loro ricetta, che non conosciamo con esattezza, presenta delle differenze notevoli rispetto alle solite, soprattutto per quanto riguarda tenacia, spessore e “masticabilità”. Probabilmente è dovuto all’utilizzo di questa tecnica con farine non di forza altissima, il che è una cosa inusuale. Ma questo, al netto di una gestione che deve essere IMPECCABILE, restituisce un impasto con un cornicione pronunciato, ma non troppo; con una “crosta” sottile ed una struttura perfetta. Tutto ciò, abbinato a topping da sempre estrosi, fantasiosi, accattivanti rende a mio personalissimo avviso i Borboni una delle realtà attualmente migliori in circolazione della zona e non solo.

Il menù è un concetto estremamente variabile qui, i ragazzi hanno sempre occhio alla stagionalità e al netto di qualche “evergreen”, cercano sempre di proporre abbinamenti nuovi con accostamenti di sapori quasi sempre perfettamente riusciti.
Noi abbiamo scelto un assaggio di vari abbinamenti, partendo con la loro ormai iconica “Double Crock”. 
Essa è una pizza lavorata con doppia cottura ma che per via della “esplosività” dell’impasto diventa estremamente asciutta ed estremamente crunchy.
Assolutamente degna di nota è La Marenna: Stracciata di bufala, capocollo Tomeo, Provolone del Monaco DOP, papaccelle, melanzane sottolio e polvere di olive nere. Leggermente fritta e poi al forno: pizza al morso croccante che ha il chiarissimo intento di rievocare la “merenda” dei lavoratori, ovviamente in chiave moderna.

Abbiamo già parlato della qualità assoluta dell’impasto quindi mi limiterò ad indicare le farciture delle pizze che quella sera mi hanno colpito di più.

Alici di sempre: Provola, cime di rapa, acciughe, mandorla tostata con maio di nduja al pomodorino semidry, olio evo. Pizza molto studiata con abbinamenti perfettamente bilanciati tra il sapido, il croccante, il piccante e l’amaro. Una prova a mio avviso è imprescindibile.

C’era una volta: Crema di ricotta, provola, basilico, pepe, ciccioli napoletani, tarallo napoletano e provolone del monaco olio evo. Una pizza “di pancia”, potente, di sostanza, senza fronzoli con sapori forti e decisi.

Pummarola Fujuta: Pomodoro pelato San Marzano DOP, guanciale cilentano, salsiccia artigianale, aglio orsino, origano locale, pecorino romano DOP, parmigiano reggiano DOP 36 mesi, olio evo. Particolarissima per il suo contrasto di sapore e di ingredienti, pizza che va dosata bene perché nel caso di errori può risultare decisamente sbilanciata.

Un altro punto forte, da sempre, di questa realtà è il servizio. Camerieri e cameriere in uniforme elegante ed esteticamente gradevole. Attenzione massima ai dettagli (posate, bicchieri, bottiglie vuote), il servizio è sempre di riguardo ma mai invadente, ed infatti la fretta di terminare per far spazio ai prossimi clienti non viene mai trasmessa dal personale di sala.

La proposta alcolica spazia dal classico passando a realtà di nicchia artigianali, finanche per i liquori di fine pasto. La carta dei vini nel corso degli anni si è estesa molto, e ad oggi presenta un discreto numero di etichette provenienti da tutta la regione Campania, con una moltitudine di cantinette dedicate alle diverse temperature ideali di servizio.
Interessante anche la proposta di dolci, sia artigianali che non, con la stessa cura ed occhio che si ha per la pizza.

Il costo di un’esperienza media dai Borboni, con un fritto (tra l’altro di fattura eccellente), una bibita, una pizza ed un dolce si aggira tra i 20 ed i 30 euro a seconda delle scelte. Avendo girato in parecchie pizzerie, c’è da dire che tale intervallo di prezzo è uno “standard”, pertanto la pizzeria non può essere definita costosa, considerando anche il comfort che inizia già all’arrivo grazie al grande parcheggio gratuito per continuare col locale pulito e spazioso, fino alla succitata proposta enogastronomica di gran livello.
Il costo delle singole pizze oscilla approssimativamente tra i 6 ed i 15 euro, perfettamente in linea con quello delle pizze di concezione moderna.

Ne I Borboni ogni singolo aspetto è di gran pregio; se magari non sempre si trova in posizione alta all’interno di selezioni, guide o classifiche, a parlare è proprio l’esperienza diretta, quella dei clienti, che entrano nel locale e lo riempiono, alimentando non solo la mera economia, ma anche l’entusiasmo nel voler fare sempre meglio. La nostra, di esperienza, è stata eccellente.

Cosa mi è piaciuto (+)
Ampio parcheggio, locale spazioso, impasto ed abbinamenti di alto livello, servizio attento

Dubbi (-)
Costo del servizio un po’ più alto della media, manca qualche “classica” nel menù così da accontentare anche i palati più tradizionalisti

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