Il 25 novembre 2020 è stata una data triste per gli appassionati di calcio e soprattutto per quelli che, in barba alle dinamiche di business, si innamorano correndo appresso a un pallone o seguendo le gesta dei calciatori che ne incarnano lo spirito più romantico. Anche noi, su Garage Pizza, abbiamo dedicato un tributo a Diego Armando Maradona, tra pizze in suo onore e ricordi personali; e anzi, a dirla tutta, chi vi scrive se l’è tatuato sulla caviglia.
Durante lo stesso periodo Davide Cautiero, dopo alcune esperienze a Londra e Parigi, aveva appena cominciato a pensare al nome della prossima pizzeria, in quel di Roma: la passione calcistica e il momento storico lo hanno portato a scegliere proprio la parola D10S, con quel preciso gioco di parole e un font oramai divenuti di utilizzo comune quando si parla della divinità pagana del calcio.
L’apertura di questa pizzeria è avvenuta poco più di un mese fa, ne abbiamo approfittato quindi per visitare questo piccolo tempio calcistico aperto in zona Portuense, per respirare l’atmosfera generale ma soprattutto per saggiare la bontà della pizza.
La scritta D10S si affaccia sul dehors all’ingresso, all’interno le pareti color celeste e le luci restituiscono un’atmosfera a tema assieme ad alcuni quadri e sciarpe di Diego Armando Maradona, fino al forno a gas personalizzato. Nulla di eccessivo o “preponderante”, ma in ogni angolo è indubbiamente chiaro il tributo al fuoriclasse argentino.
Il menu propone 19 pizze dedicate ad alcuni dei campioni del passato che hanno giocato in Serie A, con l’eccezione di una pizza per “O Rey”, Pelé. Nello specifico quella di Maradona è realizzata con un cornicione ripieno di ricotta, poi una base di pomodoro San Marzano, salame napoli, provola affumicata, tarallo napoletano sbriciolato, pepe nero e olio extravergine d’oliva.
Ho provato due pizze, la Ferrara, ovvero la Margherita:
E la Totti, con crema di zucchine romane, guanciale croccante di Amatrice, provola affumicata di Agerola, basilico e olio:
Le pizze di Daniele Meneo, anche lui di rientro in Italia dopo alcune esperienze in giro per l’Europa, soprattutto a Londra e Barcellona, sono realizzate con farina di tipo 0 e una lavorazione mediante biga, per arrivare a una lievitazione gestita a temperatura controllata.
Il cornicione è pronunciato ma non preponderante, entrambe le pizze erano contraddistinte da un sapore percepibile e convincente, supportato da una discreta consistenza e una cottura invece non sempre uniforme, probabilmente a causa del forno ancora “giovane”. Buona anche la qualità degli ingredienti, i profumi e la leggerezza complessiva percepita.
Dopo le pizze è stato il turno dei fritti (piccolo consiglio: mangiateli dopo la pizza, se avete ancora fame), tra crocché, frittatina, provola affumicata e montanara. Tecnicamente ben realizzati, meno incisivi come sapore e un po’ asciutti. Dulcis in fundo il dolce, realizzato con meringa, panna e frutti di bosco. Un’idea sicuramente interessante, ma leggermente sbilanciata verso la componente zuccherina.
La pizzeria D10S (a questo indirizzo trovate la scheda completa su Garage Pizza) colpisce innanzitutto per il tributo al più grande calciatore di tutti i tempi (oppure “uno dei migliori”, per coloro che sono in disaccordo), soprattutto è una valida pizzeria napoletana che sicuramente dopo la dovuta fase di rodaggio potrà puntare a competere con le migliori espressioni di pizza napoletana nella città di Roma.