Ué Mammà ad Acerra: ruota di carro all’ennesima potenza

la recensione di una delle pizzerie più interessanti che offre questa tipologia

Recensione di Antonio Fucito — 3 mesi fa

Margherita (Ué mammà Pizzeria, Acerra, Napoli)

Qualche tempo fa vi ho parlato di un trend in crescita all’interno delle pizzerie, quello di proporre una moltitudine di impasti allo scopo di incontrare i gusti di una clientela più variegata, anche in ottica, quindi, di un aumento del fatturato.
Dall’altro lato della barricata, invece, ci sono pizzerie che propongono un unico stile di pizza estremamente identitario, come nel caso di Ué Mammà di Ciro Montagna. Il pizzaiolo originario del centro di Napoli ha deciso dopo la dovuta esperienza di aprire nella vicina Acerra una pizzeria che punta tutto su una ruota di carro di dimensioni generose, con un diametro di circa 43/44 centimetri. Gli abbinamenti sono quelli classici, con ricette della tradizione reinterpretate sulla pizza; nel caso specifico di questa pizzeria ci troviamo dinnanzi ad una delle realizzazioni meglio riuscite di questa tipologia, in grado di appagare vista e palato come si confà ad una pizza nell’espressione più pura e appassionata del termine.

Ma andiamo con ordine, Ué Mammà offre un paio di salette per le sedute e uno “sfogo” separato per l’asporto, col forno a legna a fiancheggiare il corridoio che porta alla cassa. L’atmosfera è rilassata e “familiare”, le linee sono pulite ed essenziali; il menu sprizza tradizione da tutti i pori, dagli antipasti alla suddivisione delle pizze stesse, con le immancabili montanare e pizze fritte, poi i calzoni, le classiche e infine quelle speciali, sempre ancorate a ricette codificate.

L’impasto, dicevamo, si presenta nella sua forma finale con un disco di pasta dalle dimensioni generose – e un piatto che lo sorregge in maniera adeguata, senza virtuosismi per far ammirare una pizza che trasborda – sottile per tutta la sua superficie senza sacrificare la consistenza, e con un cornicione quasi impercettibile. Al morso è goduria pura, dalla sapidità complessiva alla capacità di avere sostanza lasciando poi rapidamente spazio agli ingredienti, per un risultato finale grandioso.

La prima pizza oggetto della prova è stata l’immancabile Margherita, che a 5€ – prezzo decisamente concorrenziale in questi tempi moderni – propone pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, grana padano, olio evo e basilico.

L’olio esalta il profumo della pizza senza soverchiarla nel sapore, la quantità generosa di basilico contribuisce ad un’estetica accattivante. In generale la lavorazione del pomodoro e della mozzarella restituiscono un risultato grandioso, che piace dal primo all’ultimo boccone.

Qui sotto la Capricciosa, proposta a 8€ con pelato San Marzano, fiordilatte d’Agerola, prosciutto cotto, salame tipo Napoli, carciofini, funghi champignon, olio evo, terra di olive taggiasche.

Anche in questo caso ci troviamo dinnanzi ad una pizza dal sapore spinto e avvolgente, con un morso che beneficia della parte “croccantina” data dal salame a tocchetti. Qualche sbavatura l’ho riscontrata nelle note acidule dei carciofini, derivanti sicuramente dal metodo di conservazione.

La terza pizza dà il nome al locale Ué Mammà ed è la dedica di Ciro Montagna alla madre; al costo di 12€ è realizzata con ragù napoletano e polpettine di carne bovine, crema di parmigiana di melanzane, provola d’Agerola, chips di grana padano, olio evo.

Pur avendo a che fare con un abbinamento ricco e se vogliamo “ammaliante” per definizione, il risultato complessivo è comunque di livello, dalla disposizione degli ingredienti, che dona un morso goloso ma mai eccessivo, fino alla qualità degli stessi, con le chips di grana che non perdono di croccantezza e consistenza dopo qualche minuto che la pizza si trova nel piatto. Buonissima e golosa, quindi.

A chiudere il poker di pizze abbiamo ordinato un Calzone Classico, che per 9€ propone ricotta di bufala, provola di Agerola, grana padano, salame Napoli, prosciutto cotto, pelato San Marzano, basilico, pepe nero e olio evo. La realizzazione dell’impasto in versione calzone, che necessita di cottura e stesure differenti, è perfetta come consistenza e sapore. In questo caso la sapidità complessiva al morso era un filino eccessiva, probabilmente a causa del salame o comunque dell’amalgama “monocorde” tra i vari ingredienti. Buona ad ogni modo, ma con qualche sbavatura.

La carta dei vini è basilare ma con buone espressioni del territorio campano, i dolci sono fatti in casa ma poco interessanti per un fine pasto, il servizio è attento e cordiale senza essere “pressante”.
Ué Mammà è una pizzeria che offre una ruota di carro generalmente eccellente nel sapore e nell’equilibrio ben studiato degli ingredienti, con piccole sbavature che rientrano assolutamente nell’accezione di un lavoro artigianale. Si tratta, a mio parere, di una delle migliori pizzerie in assoluto che propone l’amata tipologia della pizza a ruota di carro, da provare ogni volta che se ne ha voglia e l’occasione.

Cosa mi è piaciuto (+)
Ruota di carro dalle dimensioni generose e realizzata in maniera eccellente
Abbinamenti golosi e saporiti, senza strafare con la quantità di ingredienti
Locale accogliente e servizio cordiale

Dubbi (-)
Qualche piccola sbavatura sulla sapidità del Calzone
Lista dei dolci limitata e con pochi spunti