Dopo Eccellenze Italiane, bisogna stare attenti a Saporiamoitalia

quando investimenti di marketing vengono fatti passare come meritocratici

Rubrica di Antonio Fucito — 2 mesi fa

Il mondo della ristorazione è strapieno di classifiche, competizioni, riconoscimenti, anche a causa della fame di visibilità e di vedere riconosciuto il proprio lavoro al di là della presenza dei clienti in pizzeria.
In questa breccia molto grande che si è creata, però, c’è chi se ne approfitta in una maniera perlomeno discutibile.

Qualche mese fa vi ho parlato di Eccellenze Italiane che, con una miriade di account sguinzagliati nei messaggi privati dei Social Network, continua a contattare attività di ristorazione e non – ma anche account a caso in un impeto di spam o analfabetismo funzionale – per conferire una targa di merito dopo le segnalazioni da parte di persone non meglio precisate.
Targa ovviamente a pagamento, che non fa nessuna distinzione e non è frutto di prova sul campo ma rappresenta chiaramente un’operazione commerciale quasi a senso unico allo scopo di essere inseriti in un registro poco visibile, fatturando al contempo sulle spalle dei ristoratori.

In più di un’occasione ho notato tale targa in pizzerie, ristoranti, ma anche ferramenta, ottici, dentisti, estetisti, perfino onoranze funebri per animali; insomma, chi più ne ha più ne metta, per un giro di affari annuale, secondo Report Aziende, di oltre 300.000 euro.

Ebbene, mentre Eccellenze Italiane continua imperterrita in questa pratica che solo in superfice sembra essere qualitativa e merocratica, un’altra realtà simile si sta affacciando nel mare magnum dei messaggi privati, tale Saporiamoitalia.

Ci spostiamo da Perugia ad una neonata società con sede legale a Catanzaro (chissà se sono connesse!), mentre la pratica è più o meno la stessa, se vogliamo più artigianale perché non c’è nessun contratto da firmare (“non si preoccupi!” cit.) e si può pagare in contrassegno, con un costo per la targa di 250€ anziché 600€: la concorrenza esiste in ogni dove.

Anche in questo caso sono stato al gioco quando ho ricevuto il messaggio sulla fanpage di Garage Pizza; qui sotto trovate la conversazione surreale con “Rebecca di Saporiamoitalia”.

Come potete notare quindi si fa spam a tappeto senza verificare i destinatari (come nel mio caso) e si gioca sulla distrazione degli interpellati che può sfociare giocoforza anche in bassa comprensione del testo, una maniera assolutamente deprecabile per acquisire clienti ed essere inseriti in un database come tanti. Senza contare che si pubblicizza un account Instagram da 120.000 follower, ma con un ingaggio medio per post che spesso non raggiunge i 10 “mi piace”.
È un peccato, quindi, vedere titolari di aziende che espongono in maniera fiera tale riconoscimento pensando di aver ricevuto un premio, cosa che mi porta a fare l’ennesimo monito: diffidate da chi non è chiaro nelle intenzioni e fate attenzione prima di investire qualsiasi cifra. Non c’è nulla di male (beh, più o meno), infatti, nel creare l’ennesimo marchio o attuare la propria strategia di comunicazione, ma quando si fa spam e si gioca sulla scarsa attenzione delle persone, in un mondo sempre più in movimento, allora tocca mettere e mettersi in guardia per evitare di alimentare tali scenari.

Detto questo, dopo il riconoscimento “Eccellenze Tanzen” mi toccherà crearne un altro, che potrebbe chiamarsi “Sapori di Tanzen” ed essere indirizzato a tutte le pizzerie in grado di soddisfare appieno la mia voglia di pizza. Alla targa ci penso io in maniera gratuita, sotto forma di una piacevole articolo meritocratico.


Qui sotto c’è il video-podcast “Lo Scassapizza” dedicato a questo argomento, è possibile seguirlo, oltre che su queste pagine, su Apple Podcast, Spotify, Amazon Music & Audible, Google Podcast, Web Audio e RSS

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