lievitamente 2021: cronache dalla prima edizione del festival della pizza fatta in casa
Il 2 ottobre a Napoli si è tenuto il primo evento dal vivo di lievitamente: dall'ideazione del festival al contest live, ecco il resoconto finale di questa prima edizione
Rubrica di Giuseppe A. D'Angelo — 3 anni fa
Il 2 ottobre a Napoli si è svolto un evento che non si era mai tenuto prima d’ora: un festival tutto dedicato alla pizza fatta in casa.
Va detto, perché lievitamente ha forse scavato un piccolo solco che è destinato ad ingrandirsi sempre di più e potrebbe segnare una svolta nel mondo pizza. Ma, senza entusiasmarci troppo, andiamo con ordine.
Nel 2020 l’intero mondo si è ritrovato costretto tra le mura domestiche e ha (ri)scoperto l’amore per la pizza fatta in casa. L’Italia, com’era ovvio aspettarsi, ha estremizzato questa passione già latente e ha accresciuto un patrimonio incredibile di pizzaioli casalinghi. Community sui social sono fioccate come se non ci fosse un domani, e le interazioni online tra appassionati sono aumentate a dismisura. Sono nate collaborazioni, scambi, amicizie… rimaste, però, confinate nella sfera del virtuale a causa delle varie restrizioni che ci hanno accompagnato tra il 2020 e il 2021.
Ma è proprio nell’autunno del 2020 che nasce un’idea: quella di aggregare la passione di queste diverse community, e di cercare di trasformare le interazioni online in un mega incontro reale. Ed è così che nasce l’idea di lievitamente, il festival della pizza fatta in casa. Quel termine, festival, aveva già nel cuore quello che era il concetto fondante di tutto il progetto: un evento dal vivo, all’insegna della gioia, della condivisione e dell’inclusività. Ma, in senso lato, si è concretizzato in un progetto più ampio che, partito da un contest online, si è trasformato in una nuova community che ha generato idee e contenuti e che cela enormi potenzialità per il futuro.
Le community, però, non si fondano da sole, e richiedono sempre un grande lavoro di squadra. Per questo lievitamente deve il suo successo allo sforzo collaborativo di varie realtà: il sito di Garage Pizza, il blog di Pizza DIXIT e i contenuti video degli Youtuber Gigio Attanasio, Vincenzo Viscusi e Antonio Malati di Pizza.
Tante voci con un unico, grande megafono che a un certo punto ha parlato al mondo degli appassionati di pizza fatta in casa. Il 1 giugno, dopo tanti mesi di incertezze dovuti alle continue chiusure regionali, viene finalmente fatto l’annuncio del lancio di lievitamente con una mega-live goliardica (e molto caotica, ammettiamolo). Il sasso è lanciato, le onde si sono propagate, la notizia è arrivata alle orecchie degli interessati. Nel giro di una settimana si mette in chiaro l’idea del progetto con un sito lanciato per l’occasione.
Un progetto che si regge su tre idee principali:
- una community che aggreghi le conoscenze dei pizzaioli casalinghi sparse in giro per la rete
- la creazione di contenuti editoriali sulla pizza casalinga creati dalla community stessa
- un contest online giocoso per eleggere il “miglior” pizzaiolo casalingo
Quest’ultima idea è in realtà quella che ha attirato maggiormente l’attenzione di tutti e su cui si regge il progetto. Le virgolette su “migliore” sono d’obbligo perché, se anche sono state pensate classifiche e premi, in realtà la competizione è sempre stata una scusa per stimolare le persone alla partecipazione. E come fare per distinguersi dalla miriade di contest online che già si erano tenuti nel corso dell’ultimo anno? Semplice, con la promessa di un evento dal vivo.
Ed è così che, esattamente quattro mesi dopo dal lancio, il 2 ottobre, oltre un centinaio di appassionati di pizza fatta in casa si sono trovati al Circolo Rari Nantes di Napoli per incontrarsi, abbracciarsi e fare pizza insieme. Insomma, per celebrare il primo evento pubblico e live dedicato alla pizza fatta in casa. È questa la linea di demarcazione di cui parlavamo all’inizio. Fino adesso gli eventi, i festival, i campionati della pizza sono sempre stati delimitati alla sfera professionale. Questa è stata la prima volta in assoluto (che noi si sappia, poi, oh, possiamo sbagliarci) che ad essere chiamati a raccolta sono dei “semplici” amatori, persone che si nascondono magari dietro a un piccolo profilo Instagram, e che non hanno alle spalle locali dal fatturato elevato e file chilometriche.
Il termine “inclusività”, che è un po’ diventato il leit-motiv del festival (oltre che un meme), puntava proprio a questo: non importa quale sia il tuo livello di esperienza, di pratica, di bravura; non conta quale tipo di pizza ti piaccia, che equipaggiamento usi, se cuoci a legna, elettrico, gas o con l’accendino. Quello che conta davvero è la passione che ti spinge a farlo, e che ti unisce a centinaia di altre persone. E di centinaia parliamo davvero dato che nel giro di pochi mesi la community conta già oltre un migliaio di appassionati tra le varie piattaforme senza particolari sforzi comunicativi da parte degli organizzatori. O meglio, la comunicazione c’è stata, ma per quest’ultima dobbiamo principalmente ringraziare i nostri media partner: Dissapore, Pizza On The Road, Food Club, Pizza DIXIT e Che Pizza – Il podcast.
Un migliaio anche le pizze proposte per il contest. Un numero impressionante che ha richiesto un deciso lavoro di selezione da parte di Gigio, Vincenzo e Antonio, che per l’occasione hanno vestito anche i panni dei “giudici” di lievitamente. Lavoro molto arduo, in quanto la qualità delle pizze in gara era davvero elevata. Quattro finalisti per ogni categoria di pizza del contest: tradizionale, contemporanea, teglia e creativa.
La partecipazione online è stata sicuramente alta. Ma trasformare tutto questo in un evento reale non è stata roba da poco. La macchina organizzativa si è potuta mettere in moto grazie anche a partner d’eccezione, che hanno appoggiato da subito l’idea del festival quando questo esisteva solo sulla carta.
Kenwood, che ha supportato il festival – sul sito trovate anche diverse ricette legate alla realizzazione dell’impasto con impastatrice planetaria – e ha gentilmente fornito uno sconto ai partecipanti del festival di acquisire attrezzatura professionale. Il Molino Vigevano, che ha fatto altrettanto con le sue farine, donando tra l’altro anche dei campioni della nuova farina per il retail Vesuvio (già ben conosciuta nel circuito professionale) a tutti partecipanti all’evento live. Moodique, enoteca di vino online che ha offerto una corposa degustazione di vini durante l’evento, senza dimenticare che è possibile ordinarli comodamente online. Fior D’Agerola, che ha fornito della deliziosa materia prima per condire le pizze, oltre diversi prodotti caesari in degustazione. E infine Ooni, produttrice di forni domestici per pizza, che ha messo a disposizione proprio i suoi forni per sfornare pizze a tutto spiano durante la giornata dell’evento.
E che giornata! Grazie alla struttura messa a disposizione dal Circolo Rari Nantes tutti gli invitati hanno potuto godere di uno splendido panorama sul golfo partenopeo con un clima mite e piacevole. Si respirava atmosfera di allegria, l’eccitazione era palpabile, la felicità di conoscersi dal vivo era alle stelle. I nostri Youtuber, seppure attorniati dai loro follower contenti di passare del tempo con i loro beniamini, si sono ritagliati il proprio ruolo di facilitatori e supervisori per dare spazio a loro, i veri protagonisti della serata: i partecipanti al contest.
Tra le sedici persone selezionate, alcune hanno dovuto rinunciare per motivi logistici, e solo dieci sono riuscite a essere presenti: ma chi lo ha fatto ha viaggiato anche da lontano pur di esserci, venendo persino dal nord Italia, o addirittura dalla Spagna! La serata è trascorsa piacevolmente, con un ritmo animato e momenti molto divertenti (mitica la sfida della pizza fatta con membri presi dal pubblico e bendati con le mascherine). C’è stato spazio anche per le pizze sfornate da pizzaioli professionisti, con la partecipazione straordinaria di Errico Porzio e i pizzaioli selezionati dallo stesso Molino Vigevano, Angelo Lino e Aniello Di Maio.
E si è arrivati al momento tanto atteso: la finale per decretare il vincitore. Ma, dopo una giornata intera passata a ridere e scherzare, i nostri finalisti erano ormai nello spirito giusto, rilassato, senza pretese di competizione, e intenti solo a sfornare con orgoglio la loro pizza più buona.
E buone lo erano tutte, perché davvero infuse di amore, gioia e passione.
Questa prima edizione dal vivo di lievitamente l’abbiamo un po’ voluta considerare un episodio zero, un esperimento per testare il terreno. E ci sembra che questo terreno sia decisamente fertile per future e più grandi edizioni. Che, speriamo, avverranno senza restrizioni di nessun tipo.
La serata si è chiusa con una sarabanda di fuochi d’artificio (per onestà intellettuale dobbiamo dire che sono stati casuali, non organizzati da noi). Ma questa chiusura pirotecnica ha segnato in realtà il passaggio per la fase successiva: lievitamente continua a essere sempre un festival attivo tutto l’anno. La community resta aperta, il sito continuerà a pubblicare i contenuti degli utenti, e c’è la newsletter (a questo indirizzo) alla quale iscriversi per ricevere aggiornamenti sullo svolgersi dei futuri eventi.
Ecco i partecipanti alla serata, che si aggiungono alle centinaia che hanno inviato le proprie creazioni online, e che a breve contatteremo con la nostra newsletter per ulteriori attività assieme:
Silvia de Monaco – Vincitrice categoria Pizza Verace
Simona della Valle – Vincitrice categoria Pizza Creativa
Lorenzo Matrisciano – Vincitore categoria Pizza Contemporanea
Lorenzo Del Prete – Vincitore categoria Pizza in Teglia
Vincenzo Bocchino
Riccardo Cini
Andrea Collura
Marco Massa
Roberto Rico Ruano
Domenico Viscomi
All’interno di questo articolo trovate una piccola selezione di foto, nei prossimi giorni il “pacchetto” completo: sarete con noi fino alla prossima edizione? C’è ancora tanto da condividere assieme!