Nel tentativo di capire quali siano le varie mode culinarie in termini di pizza nel mondo statunitense, mi è caduto l’occhio sul forte utilizzo che fanno da quelle parti dell’origano e del suo olio. Praticamente lo usano su quasi ogni cosa che abbia a che fare con il mondo della panetteria e della pizza. Da noi, invece, lo si usa, il più delle volte, quando si prepara la Marinara, oppure nella tradizione siciliana.
A questo punto mi sono chiesto se l’utilizzo dell’origano e del suo olio possa essere anche correlato, non si sa mai, a qualche effetto benefico. E, effettivamente, qualcosa è saltato fuori.
Oltre al sapore e all’odore particolare, l’olio di origano ha, dalla sua, particolari effetti benefici per la nostra salute e, come vedremo, dispone al suo interno una molecola particolare oggetto di studio in medicina:
- viene considerato un antibiotico naturale: sin dall’antica Grecia e nel mondo Romano veniva usato in campo medico in quanto si notavano effetti “prodigiosi” nel combattere malattie della pelle; ad oggi, si è scoperto che contiene una sostanza particolare, il Carvacrolo(1), nemico giurato dello Stafilococco Aureus, uno dei batteri più presenti sulla nostra pelle e protagonista delle maggior parte delle lesioni e delle infezioni cutanee.
- Aiuta nel controllo del colesterolo: sempre il succitato Carvacrolo ha permesso di tenere a bada i livelli di colesterolo in topi ai quali è stata somministrata una dieta ricca in grassi(2).
- È il più ricco in antiossidanti: uno studio ha messo in competizione 39 tipi di erbe e l’origano è quello che ha una concentrazione di antiossidanti maggiore(3). Quattro volte superiore al mirtillo, ad esempio, uno dei frutti di bosco più consigliati in tanti piani nutrizionali e diete.
- Rappresenta una sorta di panacea per le problematiche gastrointestinali: vari studi, sia su animali(4) che su uomini, hanno mostrato che l’origano e il suo olio riescono a migliorare, dopo un’assunzione intensiva di qualche settimana, tutti quei fastidi e quei sintomi che caratterizzano un intestino debole e malato, come nausea, vomito, stanchezza cronica, diarrea e gonfiore. Il numero dei parassiti intestinali diminuiva dopo sei settimane(5).
Citando solo alcuni studi, come potete leggere, questo Carvacrolo è protagonista di tante azioni benefiche per il nostro organismo e la nostra salute (ci sono, addirittura, degli studi in corso che lo vedono partecipare nella prevenzione del tumore alla prostata(6)).
Una cosa che hanno notato alcuni ricercatori dell’Università dell’Arizona, lavorando sui topi e sui Norovirus – particolare famiglia di virus che causa la maggior parte delle gastroenteriti di origine virale – è che il Carvacrolo sembra agire direttamente sul capside virale – lo strato di proteine che circonda il virus – rompendolo.
Ciò consentirebbe a un altro antimicrobico di penetrare nel cuore del virus, più facilmente, per ucciderlo. In futuro, quindi, “l’ingrediente della pizza marinara” potrebbe essere abbinato a un’altra sostanza per eliminare il norovirus, causa di vomito e diarrea in tutto il mondo, con una manovra a due tempi.
Secondo il Capo Ricercatore Kelly Bright, “Il Carvacrolo potrebbe essere usato come un alimento positivo, ma anche come ingrediente per disinfettanti di superfici, in particolare in combinazione con altri agenti antimicrobici. Dobbiamo svolgere ancora alcuni studi per valutare il suo potenziale, ma abbiamo scoperto che il Carvacrolo ha un modo unico di attaccare il virus(7), cosa che altre sostanze non sono in grado di fare”.
I Norovirus, che scatenano “il vomito invernale” e che, soprattutto in alcune parti del mondo più povere, causano vomito e dissenteria, spesso difficili da arginare a causa di mancanza di sanità efficiente, sembrano avere le ore contate, grazie ad una sostanza che usiamo, da sempre, anche sulle nostre amate pizze.
Attenzione però, non basta rimpizzarsi di pizza marinara per essere al sicuro, però perché privarsi di questa gioia per il palato, con potenziale aiuto per l’organismo nelle giuste quantità?
- Effects of Essential Oils and Monolaurin on Staphylococcus aureus: In Vitro and In Vivo Studies; Harry Preuss et al.; Toxicology Mechanisms and Methods; 2005
- Carvacrol Protects against Hepatic Steatosis in Mice Fed a High-Fat Diet by Enhancing SIRT1-AMPK Signaling; Kym et al.; Evidence-based complementary and alternative medicine; 2013
- Antioxidant activity and phenolic compounds in selected herbs; Zheng et al.; Journal of Agricultural and Food Chemistry; 2001
- Oregano Essential Oil Improves Intestinal Morphology and Expression of Tight Junction Proteins Associated with Modulation of Selected Intestinal Bacteria and Immune Status in a Pig Model; Yi Zou et al.; Biomed Research International; 2016
- Inhibition of enteric parasites by emulsified oil of oregano in vivo; Force et al.; Phytotherapy Research; 2000
- The Anti-Proliferative Effects of Enterolactone in Prostate Cancer Cells: Evidence for the Role of DNA Licencing Genes, mi-R106b Cluster Expression, and PTEN Dosage; McCann et al.; Nutrients; 2014
- Antiviral efficacy and mechanisms of action of oregano essential oil and its primary component carvacrol against murine norovirus; Bright et al.; Journal of Applied Microbiology; 2014