26 aprile: le riaperture di pizzerie e ristoranti spiegate nel dettaglio

Esterno (Pizzeria Kuma 65, Napoli)

A partire da oggi, lunedì 26 aprile 2021, torna la zona gialla per la stragrande maggioranza delle regioni italiane e con essa anche la possibilità per i cittadini di muoversi con più libertà e per le attività di tornare a lavorare al piatto, anche se in maniera limitata. Nello specifico di ristoranti e pizzerie, si potrà svolgere servizio al tavolo ma le regole a cui prestare attenzione, da una parte e dall’altra, sono molte.

Innanzitutto partiamo col dire che le fasce di rischio, così com’è stato finora, sono soggette a variazione pertanto i parametri che ne regolano la classificazione possono suggerire, da una settimana all’altra, maggiori o minori limitazioni. A partire ad oggi 26 aprile la zona rossa ovvero quella con più restrizioni, riguarda “soltanto” la Sardegna mentre in arancione abbiamo Valle D’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Come riportato dal sito del governo, le regole che concernono gli spostamenti e le attività in zona rossa e in zona arancione sono identiche a quelle che ben conosciamo e che abbiamo sperimentato negli ultimi tempi, così come il coprifuoco che vale dalle 22 alle 5 in tutta la penisola e per tutte le fasce di colore.

Una novità che riguarda gli spostamenti tra regioni arancioni invece è il cosiddetto “Green pass” o certificato verde che consente, per chi non rientra negli spostamenti consentiti per motivi di lavoro, salute o necessità, di muoversi anche tra regioni se ha completato – nei sei mesi che precedono il viaggio – il ciclo di vaccinazione (con certificazione al seguito) oppure è guarito dal COVID-19 o porta con sé un risultato negativo a un test molecolare eseguito nelle ultime 48 ore.

Infine, per quanto concerne le visite ad amici e parenti in abitazione privata, in zona gialla e arancione ci si potrà spostare fino a un massimo di quattro persone rispetto alle due fissate dal precedente decreto.

Cosa cambia per i ristoranti e le pizzerie?

Alla stregua di come sta avvenendo in diverse parti d’Europa e come vi abbiamo già raccontato portando l’esempio di Da Michele a Londra, in zona gialla le riaperture sono molte e diversificate: possono riaprire i musei, i cinema, i teatri e le sale da concerto (in sicurezza e a capienza ridotta) e si può tornare a fare attività sportiva all’aperto. Nelle regioni che si trovano in zona gialla inoltre, bar, ristoranti e pizzerie possono tornare ad accogliere i clienti sia a pranzo che a cena per il servizio al tavolo ma soltanto con i tavoli disposti all’aperto. Le possibilità e le disposizioni per quanto riguarda l’asporto e il delivery restano invariate ma finalmente, dopo tanti mesi, chi vorrà potrà supportare le attività sedendosi anche al tavolo, per farsi servire e gustare in tutta comodità una pizza o un altro piatto, fino a un massimo di quattro persone.

Infine, rimanendo in ambito ristorazione, questo decreto getta le basi anche per quella che sarà la situazione dei prossimi mesi, salvo complicazioni o miglioramenti inaspettati: a partire dal primo giugno, in zona gialla, i ristoranti potranno ritornare a fare servizio anche al chiuso ma con una limitazione d’orario che termina alle 18.

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