Per quanto mangiare una Pizza in pizzeria resti un’esperienza unica e irripetibile, è enorme la soddisfazione di impastare in casa e dare vita, ingrediente dopo ingrediente, a una Pizza creata a nostro piacimento. Per arrivare a un risultato che ci soddisfi, servono poche cose ma tutte insostituibili: è necessario conoscere la materia prima che vogliamo utilizzare, a partire dalla farina per Pizza, le caratteristiche degli ingredienti e infine il procedimento completo.
Noi di Garage Pizza amiamo impastare ed è per questo che abbiamo dedicato una rubrica intera all’arte del Pizzaiolo casalingo: oggi invece vogliamo fare un passo indietro e concentrarci proprio sulla farina ovvero su quell’ingrediente fondamentale, spesso ignorato, che è in grado di decidere le sorti della vostra preparazione.
Farina per Pizza: cosa c’è da sapere
Innanzitutto partiamo col dire che sì, se vogliamo fare una buona pizza, non possiamo non partire dalla farina. C’avete mai fatto caso quando fate la spesa? È più comune spendere del tempo per scegliere il pomodoro, la mozzarella o altri ingredienti mentre quando si tratta di farina, spesso si prende la prima che ci capita.
Questo ve lo diciamo perché la dicitura “farina” vuol dire tutto e vuol dire niente! Pensate che la normativa italiana distingue, per il solo grano tenero, cinque diverse tipologie di farina in base al grado di abburattamento ovvero al tipo di setacciamento che è stato svolto.
Le tipologie sono:
- Farina di tipo 00
- Farina di tipo 0
- Farina di tipo 1
- Farina di tipo 2
- Farina integrale
Se già così la scelta può sembrare complessa, sappiate che c’è un altro valore fondamentale a cui dovete prestare attenzione quando scegliete al supermercato la farina da comprare. Si tratta del valore di forza, che viene indicato con dei numeri accompagnati dalla lettera W. Questo indicatore, presente nelle schede tecniche dei prodotti, segnala la forza della farina in funzione della tenacità e della estensibilità della maglia. Quindi: più è alto il valore di W e più l’impasto reggerà lunghe maturazioni e lievitazioni e una quantità maggiore di acqua.
Ne consegue anche che, se sulla confezione di vendita della farina che avete in mano mentre siete in corsia al supermercato non riuscite a trovare questa indicazione, significa che avete davanti un prodotto non tecnico e potenzialmente più difficile da trattare. Attenzione però: questo non significa che si tratti di un prodotto “che fa più male” o meno sano di altri; semplicemente è un prodotto che renderà meno come sapore finale oppure durante il processo di panificazione.
Se il vostro obiettivo è quello di fare una buona pizza fatta in casa, potete partire ad esempio una farina di grano tenero semi-integrale, con un valore di forza 300-330 W. Otterrete così un preparato saporito, con un sapore marcato e riconoscibile e leggero in fase di digestione.
Ormai dovreste averlo capito, la scelta della farina per la pizza è soltanto il primo dei passaggi a cui si deve dare attenzione quando ci si appresta a preparare l’impasto perché le cose da sapere sono tante.
In questo articolo, ad esempio, abbia raccolto tutti i passaggi e le preparazioni per creare un ottima pizza napoletana fatta in casa; se invece preferite lo stile ‘romano’, questa è la ricetta della pizza in teglia fatta in casa.
Se siete alle prime armi, non spaventatevi: abbiamo pensato anche a voi scrivendo questi 5 consigli che dovete tenere a mente quando preparate la Pizza in casa!
E se invece è già arrivato il momento di infornare, sappiate che se dovete scegliere o acquistare un forno per la pizza, vi spieghiamo quale può essere quello che più si adatta alle vostre esigenze.