Franco Pepe è stato insignito del titolo di Cavaliere al merito
Il pizzaiolo patron di Pepe in Grani premiato: nel gruppo scelto dal Presidente, anche un rider ed una cassiera
News di Nunzia Clemente — 5 anni fa
Franco Pepe, il pizzaiolo patron di Pepe in Grani a Caiazzo è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito, elargita dal Presidente Sergio Mattarella lo scorso 2 giugno. L’onorificenza è stata annunciata in seno alla proclamazione di un nutrito gruppo di persone che – per un motivo o per un altro, in vari ambiti e settori della società italiana – hanno contribuito in qualche modo al superamento dei difficilissimo momento di lockdown totale durante il picco della pandemia in Italia della Covid19. Già lo scorso anno, Franco Pepe era stato insignito del riconoscimento a Cavaliere del lavoro, per l’operazione di valorizzazione della pizza e del territorio intero dell’alto casertano.
Il Presidente, durante la cerimonia per la ricorrenza della nascita della Repubblica italiana tenutasi a Codogno (dove ha anche ricordato le vittime), ha reso noto un primo elenco nutrito dei meritevoli, per un totale di 57 personalità. Nell’elenco, Franco Pepe risulta meritevole per i seguenti motivi:
“Francesco Pepe, quando ha dovuto chiudere il suo ristorante a Caiazzo di Caserta ha preparato pizze e biscotti per i poveri e gli anziani in difficoltà, organizzando una raccolta fondi per l’ospedale di Caserta.”
Si riferisce quindi, oltre alle attività quotidiane che Franco ha portato avanti – sfornare pizze, pani ed altri generi di conforto per i “vicini di casa” ed i bisognosi – anche alle raccolte fondi per gli ospedali di Caserta, che hanno contribuito all’acquisto di ventilatori polmonari.
Oltre Franco Pepe, ci sono anche altre figure legate al mondo della ristorazione in un modo o nell’altro e che durante i mesi del lockdown si sono distinte per diversi meriti: troviamo il viticoltore Ambrogio Iacono, professore di Ischia che ha continuato ad insegnare ai suoi studenti a distanza, sebbene fosse positivo al Coronavirus e ricoverato all’ospedale di Lacco Ameno; Mahmoud Lufti Ghuniem, rider di Uber in Italia dal 2012, che ha acquistato e donato 500 euro di mascherine comprate di tasca sua; Rosa Maria Lucchetti, cassiera all’Ipercoop Mirafiore di Pesaro, che ha donato tre tessere per un valore di 250 euro agli operatori del 118.
Un messaggio che arriva forte e chiaro: il mondo della ristorazione, nelle sue più svariate rappresentazioni – dalle azioni di Franco Pepe, all’insegnamento, passando al rider o ancora alla cassiera del supermercato- è stato determinante nel superamento di un attimo emotivamente e nella pratica molto difficile, come sono stati i mesi del lockdown. Nessuno dovrebbe dimenticarlo: né coloro che usufruiscono quotidianamente dei loro servizi, né chi emana ordinanze che spesso mettono in ginocchio le attività.
Ci sono cose che trascendono la bontà di una pizza o la bellezza di un progetto: oppure, che le racchiudono entrambe. Qualunque cosa sia, auguri a Franco Pepe e a tutta Caiazzo per questo nuovo titolo.