Pane, pasta e pizza, pesano i rincari degli ultimi mesi

Pizza Orto a colori dettaglio (Pizzeria La Bolla Caserta)

Nonostante se ne parlasse già da un po’, i rincari alla fine sono arrivati davvero e a farne le spese sono proprio i consumatori, con un aumento dei prezzi nella grande distribuzione (e non solo) piuttosto pesante. Tra i prodotti che più di tutti hanno risentito di questo aumento, a causa di un po’ di speculazione, raccolti più magri e problemi logistici, ci sono il pane, la pasta e la pizza ovvero tutti quei prodotti che ruotano attorno al grano e all’utilizzo di farina.

In particolare, come segnalato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i prezzi di alcuni prodotti alimentari sono letteralmente schizzati di diversi punti percentuali tra marzo e ottobre 2021. Stando ai dati riportati sul sito ufficiale, i rincari sarebbero stati spinti da un forte aumento del prezzo delle materie prime e da alcune problematiche legate alla logistica, sia in fase di produzione che di trasporto tra gli Stati dell’Unione Europea.

Chiaramente stiamo parlando di beni di prima necessità e ciò rende ancora più ‘grave’ la situazione; com’è possibile notare dalla tabella di cui sopra, creata da Federconsumatori, le variazioni percentuali dei prezzi sono degne di nota e arrivano fino a un massimo di +38% riscontrato sul prezzo della farina, che in media è passata da circa 0,79 centesimi di euro fino a circa 1,09 euro al Kg.

Insomma, le variazioni di prezzo del frumento duro e del frumento tenero stanno avendo i loro effetti – seppur si tratti di pochi centesimi – anche sugli scaffali della grande e piccola distribuzione: resta da capire, a questo punto, se e in che modo ciò avrà un effetto sui rivenditori, dai forni ai ristoranti, rispetto a un aumento sempre più crescente dei costi della materia e a un conseguente, potenziale, riadattamento del prezzo di vendita del prodotto finito.

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