Venezia, pizzeria bersagliata sui social per aver condiviso le regole del Green Pass

social green pass

Essere presi di mira sui social per aver comunicato l’intenzione di rispettare le regole… purtroppo negli ultimi tempi succede anche questo. In particolare è accaduto alla Pizzeria IDon di San Donà di Piave (e chissà quante altre) la cui gestione, sfruttando la propria pagina Facebook, ha scelto di comunicare ai propri clienti la necessità – come da decreto legge – di essere muniti di Green Pass per poter consumare nella sala interna.

Vi abbiamo già raccontato quali siano le nuove regole da rispettare e come queste, ad esempio, non impediscano a nessuno di mangiare purché ci si trovi all’aperto. La stessa cosa hanno pensato bene di specificare nel loro invito i gestori della Pizzeria veneta ma gli effetti, nono sono stati quelli sperati. Partendo da questo post, decine di utenti hanno preso di mira l’esercizio e si sono schierati contro la proprietà, imputando a loro una fantomatica volontà di discriminare tra chi ha aderito o meno alla campagna vaccinale nazionale. In risposta alla puntualizzazione, da parte dei gestori, circa le multe salate in cui possono incorrere i clienti senza Green Pass e il rischio chiusura per il ristorante, i social si sono infiammati tra chi ha chiesto di “ribellarsi” contro i legislatori e qualcun altro che, toccato evidentemente nel vivo, ha dichiarato di non voler più mangiare in questa pizzeria, augurandosene addirittura il fallimento.

Parlando con il Corriere, la responsabile Eva Boscaro ha precisato la posizione del ristorante sottolineando ancora una volta come alla base vi sia il rispetto della legge: “Io capisco i dubbi delle persone e rispetto la posizione di tutti, ma rispetto la legge. Noi serviamo la classica pizza napoletana e se a qualcuno non piace è libero di non venire da noi ma non possono dirmi che non vengono perché rispetto le norme, né invitare altri a non venire per questa ragione, come molti hanno fatto”.

Insomma, l’ennesimo caso di un utilizzo poco ortodosso delle piattaforme social nei confronti di un’attività che, lo vogliamo ribadire, non sta facendo altro che rispettare le regole, chiedendo anche ai proprio clienti di fare altrettanto. Il Green Pass, che il popolo social lo voglia o meno, resta un documento obbligatorio per accedere a bar e ristoranti al chiuso pertanto i gestori hanno tutto il diritto di richiederlo, per evitare il rischio di multe (anche per i clienti stessi) e chiusura del locale.

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