A cena da Sasà Martucci: Masaniello casertano per la rivolta della pizza

Il nostro percorso di gusto

Recensione di Amleto De Silva — 3 anni fa

Ammiraglia (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Questa volta me la cavo proprio alla grande, concludo con poche parole anche perché ci sarebbe poco da aggiungere: per la Pizza di Sasà Martucci… basta il nome. Sarebbe come entrare in una gioielleria di fama e mettersi a puntualizzare sulle loro creazioni, cincischiare svogliatamente tra i loro gioielli: il rischio che si corre è quello di essere catapultati fuori dalla porta.

Quindi, inizio così:

Applausi, inchino, tutti contenti, recensione terminata. Vi piacerebbe?… E invece no, dovrete sopportarmi per davvero fino alla fine per un altro resoconto di una serata in compagnia della pizza!

Era passato molto tempo dall’ultima volta che avevo mangiato una pizza da I Masanielli di Sasà Martucci (tutte le info sulla pizzeria) causa il mio girovagare per altre oasi di pizza. Le sue nuove creazioni, un deciso virare su ulteriori spunti tra impasti, cotture, guarnizioni mi hanno fatto capire che era giunto il momento di sedermi di nuovo a uno dei suoi tavoli. È sempre particolare essere ospite de I Masanielli, che si tratti di Francesco o di Sasà Martucci, quando ti approcci alla loro proposta capisci di star davvero facendo i conti con un pezzo di storia per la pizza nella città di Caserta.

È un discorso che va al di là dei premi, delle classifiche, dei riconoscimenti: i loro nomi incarnano pienamente quella realtà casertana che ha rivoluzionato il modo di intendere, di gustare, di guardare, di sfornare una pizza. All’ombra della Reggia la silenziosa ma costante rivoluzione de I Masanielli ha vinto e oggi trionfa. Ma ritorniamo alla serata pizza…

Ammiraglia (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Pizza Ammiraglia

Purtroppo non è stato possibile fare una degustazione in base alle pizze che avevamo pensato e scelto perché sulla “carta” già sono presenti due percorsi dedicati con abbinamenti di calici appropriati e ben strutturati. Così abbiamo preferito ordinare le nostre pizze anche se il loro arrivo sul tavolo sarebbe stato predisposto in un’unica portata. Poco male, ci stava bene, una serata tra amici deve anche travalicare i dettagli di una degustazione specie se nei bicchieri sorride un Gragnano perfettamente freddo e invitante.

I primi morsi sono stati per la Pizza Ammiraglia che ci ha ripagato nel gusto pieno, placando la fame e la voglia di pizza. Olive di Caiazzo, capperi, alici di Cetara, aglio e origano si adagiano su di una crema di pomodorino giallo facendo da contorno a uno spicchio generoso di San Marzano arrostito. Un boccone davvero intenso, di freschezza inaspettata dove il San Marzano la fa da padrone.

Fil Rouge (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Pizza Fil Rouge

La Pizza Fil Rouge è romantica così come vuole una leggenda cinese: un filo rosso invisibile unisce coloro che sono destinati a incontrasi. E su questa pizza sono uniti e si incontrano un fior di latte di vacca rossa, un tonno rosso, un pomodoro datterino rosso dry. Sul finale del boccone il tutto viene esaltato da una confettura di cipolle all’aceto balsamico e dalla polvere di olive di Caiazzo.

Orto e Baccalà (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Pizza Orto e Baccalà

Chi va per questi mari, però, deve assaggiare anche il baccalà: ed ecco che arriva la Pizza Orto e Baccalà. Oramai la passione per il baccalà è cosa nota e conclamata, se in menù c’è una pizza così la si ordina senza pensarci un attimo. Un bel baccalà cotto a temperatura bassa nuota tra un fior di latte di vacca rossa, una spuma di ceci, una salsa al prezzemolo. Infine papacelle e foglie di cappero rafforzano il gusto del boccone rendendo quelle sfoglie di baccalà molto saporite.

Pizza Sharon (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Pizza Sharon

La voglia di forte, di piccante viene messa a tacere dalla Pizza Sharon: ‘nduja di Spilinga e salsiccia di maialino casertano consumano il loro “matrimonio” su di una vellutata di broccolo barese felicemente uniti da una seria stracciata di bufala e scaglie di formaggio Contempo di terra capuana.

La fine invece arriva con una mia fissa, una passione, direi più devozione che passa in modo indifferente da “bianca” o “rossa”: la mitica Pizza provola e pepe. Inutile descrivere una pizza così semplice, essenziale, “povera”: è ‘a pizza do pizzajuolo e Sasà ce la regala in una versione eccellente.

Provola e pepe (I Masanielli Sasà Martucci, Caserta)

Pizza Provola e pepe

La serata è quasi finita ma riusciamo a scambiare un po’ di chiacchiere con Sasà: amabilmente si parla di tutto e alla fine gli strappiamo la promessa di donarci “un giro pizza” per la nostra prossima futura pizza tra amici ai suoi tavoli.

Bello e interessante è il “nuovo corso” di Sasà Martucci e le pizze hanno ricevuto una forte scossa per quanto riguarda le guarnizioni e gli impasti. La cottura è ottima anche in serate affollate e tutte le pizze arrivano sui tavoli perfette e uguali: una grande attenzione al prodotto finale e questa non è una cosa da poco.

Comunque una sola serata da Sasà Martucci non basta, serve solo ad aumentare il desiderio di un presto ritorno da I Masanielli: lui lo sa e ci aspetta, un Masaniello non abbandona mai la propria gente e noi di Caserta lo sappiamo benissimo.

Questa recensione fa parte della rubrica “I percorsi di gusto di Amjago” di Amleto De Silva, che comprende articoli esperienziali e molto personali in giro per le pizzerie di Roma, e non solo.

Lascia un commento