‘A Pizza: recensione della pizza napoletana spedita in tutta Italia
cotta nel forno a legno e poi abbattuta con un processo di criogenesi
Recensione di Antonio Fucito — 4 anni fa
Un effetto “positivo” del periodo di quarantena da Covid-19 è stato quello di cercare soluzioni alternative e creative per mangiare pizza, in attesa del lento ritorno alla normalità.
E così, dopo la classifica delle pizze surgelate al supermercato, le tre soluzioni differenti per mangiare la pizza in quarantena, la recensione della pizza di Simone Padoan spedita in tutta Italia, le guide sulla pizza fatta in casa, è stato il turno di mettere sotto i denti un’altra proposta disponibile online.
‘A Pizza, cito testualmente il sito ufficiale, è fatta a mano, a Napoli, è preparata con solo lievito madre, olio extravergine di oliva, ingredienti freschi e genuini ed è cotta in un vero forno a legna.
L’idea alla base è di preparare la pizza, cuocerla e poi abbatterla rapidamente con un processo di criogenesi per mantenere simili le caratteristiche organolettiche, quindi lasciare al consumatore la rigenerazione nel forno elettrico di casa.
Una soluzione ibrida che si prefigge lo scopo di avere la comodità e la conservazione di una pizza surgelata come quelle del supermercato, ma un sapore che si avvicina alla pizza napoletana.
Ovviamente non mi sono fatto sfuggire la possibilità di una prova, per capire se tali aspettative sono state mantenute.
L’acquisto online e il prezzo
L’e-commerce di ‘A Pizza è disponibile a questo indirizzo, con un blog a supporto per le ricette, i consigli, la rassegna stampa.
Gli acquisti vengono evasi una volta alla settimana, il martedì, con tempi di consegna tra le 24 e le 48 ore; l’ordine va effettuato entro il lunedì alle ore 12, per non slittare altrimenti alla settimana successiva.
Il numero minimo di pizze per ciascuna transazione è pari 5 oppure multipli di 5: la motivazione è da ricercare nella capienza di ciascun frozen pack e, aggiungo io, per contenere l’incidenza delle spese di trasporto.
Personalmente ho completato l’ordine il 19 maggio, è stato elaborato e spedito il 26 maggio, consegnato nel pomeriggio del 27 maggio.
Costo complessivo per 5 pizze, 38,20€, con spedizione in promozione gratuita che altrimenti sarebbe costata 7€.
Sono passati quindi 8 giorni tra ordine e consegna, con valutazioni simili a quanto fatto per la pizza di Simone Padoan – tempi lunghi per pianificare esattamente una cena con amici o parenti – ma in questo caso con una spiegazione più chiara e la possibilità di conservare il prodotto fino ad un anno nel congelatore.
Il prezzo medio di ciascuna pizza, pari a 7.60€, è almeno il doppio rispetto alla controparte surgelata al supermercato; concorrenziale rispetto alle pizze al piatto, soprattutto al di fuori della Campania.
La preparazione e la prova
Le pizze vengono consegnate in un contenitore di polistirolo riempito con ghiaccio secco, che a sua volta contiene un frozen pack morbido che le racchiude assieme ad ulteriore ghiaccio.
Sul sito ci sono comode spiegazioni che illustrano le modalità di cottura, denominate “Standard” e “Morbida”: la prima prevede di riscaldare il forno (non ventilato) a 220 gradi, ed infornare la pizza ancora congelata sulla griglia, a mezza altezza, per 9/10 minuti.
La cottura “Morbida” consiglia invece lo scongelamento preventivo della pizza per 35/40 minuti, il forno a 180 gradi non ventilato e la cottura per 10/13 minuti sulla teglia non preriscaldata.
Ho provato entrambi i metodi, alternandoli in maniera rigorosa e in un paio di casi aumentando di qualche minuto il tempo di cottura, per non lasciare nulla al caso.
Nel caso della cottura morbida lo spicchio era più “cedevole” sulla punta, in generale la consistenza dell’impasto e l’estetica sono rimaste simili.
Partiamo dalla Primavera, pizza bianca con pomodorini: cottura standard, costo 7,50€. Un po’ anemica esteticamente, impasto morbido e mediamente scioglievole al morso, il gusto della mozzarella è di un altro livello rispetto a quello accennato delle surgelate, i pomodorini non risultano secchi.
Questa è la Friariella, bianca con i friarielli (friggiarelli) napoletani: cottura standard, costo 8,30€. Il sapore è gradevole e percepibile.
Andiamo avanti con la Pizza Margherita senza glutine: cottura morbida che ho prolungato rispetto al minutaggio consigliato, prezzo 9,80€. Esteticamente rivedibile, risultato molto differente dalla foto pubblicata sul sito, impasto più consistente:
Olio e Pomodoro: cottura morbida, prezzo 6,80€. Buona sapidità e sapore del pomodoro, disposizione poco uniforme nella parte centrale:
Ultima in ordine di tempo, pizza vegetariana con verdure: cottura morbida, prezzo 7,80€. Al morso la più saporita, ma la disposizione delle verdure lascia a desiderare:
L’impatto con le pizze, approcciato paragonandole con quelle “da supermercato”, è stato positivo sia per quanto riguarda l’impasto che il sapore degli ingredienti, decisamente di una categoria superiore. Il rischio croccantezza fine a se stessa è scongiurato, la pizza rimane morbida anche se abbastanza asciutta e, nel caso delle prime due, ho avvertito una certa sete non naturale, sinonimo probabilmente di una lievitazione migliorabile.
L’estetica di tutte le pizze non mi ha fatto impazzire, come detto lontana sia dalle foto presenti sul sito e soprattutto da una pizza napoletana di qualità.
Conclusioni e giudizio complessivo
Il concetto alla base di ‘A Pizza è sicuramente interessante, in un Mondo Pizza che sta facendo passi da gigante con soluzioni tecnologiche alternative per raggiungere luoghi non serviti da un prodotto artigianale di qualità…senza dimenticare l’interesse economico per operazioni del genere, che permettono di scalare ulteriormente il proprio business.
Idealmente si pone a metà tra le pizze surgelate e quelle al piatto: sapore, consistenza dell’impasto e qualità degli ingredienti sono indubbiamente superiori rispetto alle prime, non paragonabili altresì con le seconde.
In realtà i problemi di lievitazione riscontrati in un paio di queste pizze e un’estetica da rivedere sono a mio modo da vedere imputabili ad un lavoro migliorabile a monte, proprio nella preparazione e nella cottura nel forno a legna. Il processo di abbattimento è la parte più interessante, sia per la comodità della conservazione che il mantenimento del sapore e consistenza.
‘A Pizza può essere indicata per chi fa già uso di pizze surgelate e non ha problemi a pagare un prezzo in media doppio per una qualità altresì superiore, oppure per chi non ha nei paraggi una buona pizzeria, napoletana e non.
Altrimenti non c’è alcun dubbio che una pizza di qualità appena sfornata sia più appagante per lo stomaco e per la vista.
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