Sophia Loren Original Italian Food: la pizza di Martucci conquista Firenze (recensione)

Interno 2 (Sophia Loren Original Italian Food)

Per quanto se ne senta parlare o se ne leggano celebrazioni sui social, raggiungere Caserta per pranzare o cenare a I Masanielli, la pizzeria di Francesco Martucci, non è quel tipo di viaggio che tutti si possono permettere di fare. È un concetto piuttosto semplice ma per un ristoratore di successo, lasciare la propria comfort zone è un passo importante, talvolta rischioso. Insomma, un timore che però Francesco Martucci pare aver superato dal momento che il suo concetto di pizza ha iniziato a girare l’Italia, sia in Puglia con Posta Mangieri che a Firenze con questo Sophia Loren Original Italian Food.

Due progetti curiosi, esattamente agli antipodi: da una parte un agriturismo, inserito in un contesto rurale, lontano dalle contaminazioni della città mentre a Firenze, ad aprile 2021, ha aperto questo format peculiare, un locale enorme, nella zona dov’era situato lo storico Edificio del cinema Gambrinus, in pieno centro storico. Prima ancora di parlare del menu, c’è un aspetto che salta all’occhio e che evidentemente è il frutto di un’idea precisa da parte di chi ha progettato il locale: l’estetica del ristorante è studiata nei minimi dettagli per attirare l’attenzione dei passanti, dei turisti ma anche degli stessi fiorentini.

Il contesto, dicevamo, è quello di Piazza della Repubblica: un luogo, a due passi dal Duomo, che la sera brilla di luce propria tra i colori e i rumori della città: la storica giostra, il Caffè Paszkowski, il palazzo della Rinascente, l’Hard Rock Café… potenziali attrazioni per chi si trova nella piazza. Da qua la scelta di puntare, per l’arredamento e l’identità del marchio, su colori molto chiari, vicini all’oro e all’ottone, che fanno risplendere il ristorante e attirano l’attenzione.

Nelle stagioni più calde, come in questo caso, è possibile accomodarsi nel dehor sotto i portici oppure, durante tutto l’anno, il locale offre molti posti a sedere all’interno (anche particolarmente comodi, con alcune poltroncine che richiamano quelle di un vecchio cinema) oppure, per chi preferisce, anche la possibilità di consumare un drink nella zona riservata al bar. La zona, le scelte estetiche e cromatiche ma anche il marchio Sophia Loren, assieme a tante immagini e rappresentazioni artistiche che raffigurano la diva del cinema italiano, rendono il locale ideale anche per un turista che si trova in visita in città.
Il progetto però, è anche sostanza: oltre ad essere il primo nella storia della ristorazione ad aver ottenuto il consenso e l’autorizzazione della stessa Loren, l’offerta culinaria mescola grandi nomi che, insieme, compongono un menu d’eccezione. Francesco Martucci firma le pizze, il menu dei primi è firmato dallo chef stellato Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense) mentre quello dei dolci da Carmine Di Donna. Tre grandi nomi, tutti molto quotati, che assieme compongono una sorta di dream team della ristorazione.

Gli aspetti di cura ed eleganza che abbiamo citato, relativamente all’aspetto prettamente estetico del locale, hanno dunque un riscontro effettivo anche in quella che è la qualità del menu, della carta dei vini (molti vini del territorio toscano, ma non manca anche il Gragnano per la pizza) ma anche del servizio. Nonostante la nostra cena, prenotata via telefono il giorno precedente, abbia avuto qualche intoppo in termini di tempo di attesa (un numero inaspettato di pizze ordinate, ci è stato spiegato, per essere un normale lunedì sera di agosto), i camerieri e la stessa responsabile della sala sono stati molto cortesi nell’aggiornarci sui tempi e nell’offrire alcuni fritti d’assaggio – crocché e arancino – in attesa delle pizze.

Pizze che dopo un po’ sono finalmente arrivate, tra grandi classici firmati dal patron dei Masanielli e novità come l’omonima Pizza Sophia Loren, fatta con scarola riccia, datterino giallo e rosso confit, olive caiazzane, capperi di salina, stracciatella di burrata e fuori cottura alici di trapani e olio EVO:

Un’altra pizza provata è stata la Pizza “Parmigggiana”, fatta con pomodoro San Marzano DOP, melanzane, fior di latte, parmigiano reggiano di vacca bianca modenese e basilico:

Una più classica Capricciosa, fatta con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, funghi champignon freschi, carciofo scottato fresco e dopo cottura prosciutto cotto artigianale e basilico.

Infine, impossibile non assaggiare anche l’Assoluto di pomodori fatta con crema di pomodoro arrostito, pomodorini ciliegino semi-dried, pomodori datterino giallo e rosso confit, mozzarella di bufala campana DOP e fuori cottura: primo sale di bufala, basilico e pomodorini del piennolo secchi.

Un concetto di pizza che ricalca alla perfezione quello sposato da Francesco Martucci, con un impasto soffice e molto leggero, un cornicione presente ma non preponderante e un gioco di consistenze e accostamenti con ingredienti ricercati e di qualità.

La digeribilità è assoluta e i sapori sono decisi: l’Assoluto di pomodori in particolare gioca con alcune punte di acidità e dolcezza del pomodoro, in un gioco di consistenze che coinvolge il pomodoro leggermente essiccato, per poi riequilibrarsi al morso con la freschezza del primo sale di bufala. Da segnalare anche la pizza omonima che risponde al morso con un letto di scarola riccia che si combina molto bene con la dolcezza del pomodoro datterino giallo e contribuisce a esaltare al suo meglio la sapidità dei capperi di salina e delle alici, adagiate sul disco di pasta a fine cottura.

In cinque abbiamo ordinato una Pizza Capricciosa, due Assoluto di pomodori, una Sophia Loren, una Parmigggiana, tre bottiglie acqua naturale, una birra media e tre caffè. Anche i caffè, come i fritti sopracitati, ci sono stati offerti per scusarsi del ritardo del servizio: il totale pagato è stato di 94 euro, circa 19 euro a persona.
Per dare un’idea dei prezzi singoli, la Sophia Loren costa 15 euro, la Assoluto di Pomodori 15 euro, la Parmigggiana 12,50 euro, la Mani di Velluto 16 euro, la Capricciosa 13,50 euro, la Margherita 8 euro, la Marinara 7 euro.
Abbiamo sbirciato anche la carta dei vini, piuttosto fornita nella scelta ma anche con un ricarico superiore in media del 50% rispetto alle stesse bottiglie presenti in altri ristoranti. I prezzi in generale seguono l’esclusività dell’offerta, l’ambiente molto ricercato e la posizione centrale nella città di Firenze.

Il ristorante pizzeria Sophia Loren Original Italian Food (a questo indirizzo trovate la scheda completa su Garage Pizza) non è soltanto un’esperienza legata alla pizza ma più in generale un tributo a un simbolo indimenticabile del cinema e dell’italianità nel mondo e una lettera d’amore alla cultura culinaria del nostro paese. Non soltanto una delle migliori pizze di Firenze ma anche un locale e un team che sa come prendersi cura del cliente e che parla e si esprime attraverso i piatti, i colori e i sapori di una cucina squisitamente italiana.

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