Milano e la Pizza, un rapporto sempre più indissolubile che nonostante gli intoppi negli ultimi due anni – e tanti ristoranti che hanno dovuto aggiungere asporto e domicilio, con risultati alterni – continua ad ampliare la sua offerta. Oggi la capitale lombarda rappresenta una delle realtà più floride al di fuori della Campania, al punto che è possibile trovare delle pizzerie di livello nei pressi di gran parte delle fermate della metro, ma in nelle zone periferiche.
Una città nella quale diversi gruppi imprenditoriali hanno investito e, spesso in maniera silenziosa, si trovano alle spalle di marchi differenti.
Nel caso di Biga, che nascerà a breve – brevissimo – in via Alessandro Volta 20, zona Moscova, il progetto è nato da alcuni imprenditori campani che hanno supportato, ad esempio, la pizzeria Vincenzo Capuano al Vomero, Napoli; per il primo ingresso in terra milanese sulla pizza hanno puntato invece su Simone Nicolosi.
Ex Pizza Bistrot, quasi due anni presso Cocciuto, ora al comando di una pizzeria che propone abbinamenti che spesso rivisitano in chiave moderna piatti della tradizione, mentre nella lavorazione dell’impasto Simone ha deciso di andare all-in su una pizza che come principi condivide le sensazioni e le caratteristiche di una pizza napoletana, ma che in diversi aspetti e dettagli risulta diversa: chiamatela napoletana moderna, contemporanea o come vi pare, la mamma è sempre la mamma, i figli talvolta prendono la propria strada.
Oggi vi mostriamo in anteprima esclusiva le foto del locale, alcune delle pizze che abbiamo provato e il menu: se volete sapere come trattiamo questo genere di articoli, spesso privi di giudizio qualitativo, potete consultare nel dettaglio la linea editoriale di Garage Pizza.
Partiamo proprio dall’impasto: biga al 100% (preimpasto che utilizza tutta la farina necessaria nella fase iniziale), idratazione di circa il 70% (percentuale di acqua utilizzata rispetto ad 1kg di farina), farina macinata a pietra tipo 0 e 1 con germe di grano, lievitazione e maturazione a temperatura controllata.
Il risultato si traduce in un cornicione dalle dimensioni generose e dal colore imbrunito, il profumo e parte della masticazione ricordano quelle del pane, che condivide gran parte di questa tecnica di lavorazione. Lo spessore ridotto nella parte centrale, l’idratazione elevata e altre piccole differenze ovviamente indirizzano l’impasto verso una maggiore ‘integrazione’ con gli ingredienti, quella richiesta da una pizza che vuole definirsi tale.
Biga sarà (è) un locale dal taglio moderno con circa 60 posti a sedere all’interno e 20 all’esterno; il forno è a vista nella parte finale della sala, l’offerta prevede allo stato attuale 25 pizze, un tris di montanare, fritti tradizionali, dolci fatti in casa e alcune insalate. Il nome si rifà pesantemente alla lavorazione dell’impasto, è di facile lettura soprattutto per i milanesi (no pun intended.) ed è situata come detto in una delle zone neo-vip di Milano, con il motto “la moda passa, la pizza resta”. Se buttiamo un occhio al menu invece, i prezzi partono dai 6,50€ per la Marinara ai 7,50€ per una Margherita, fino ai 14€ per la pizza denominata “Tarallo” (la trovate più avanti); fritti e dolci spaziano in un intervallo di 3€-6€. Qui sotto trovate un estratto del menu.
Torniamo alla protagonista assoluta, mostrandovi un po’ di creazioni che abbiamo avuto occasione di provare a pochi giorni dall’apertura.
La Margherita (7,50€), quella che dovreste sempre provare quando andate in una nuova pizzeria.
Parmigiana (13€): sugo al pomodoro, melenzane fritte, parmigiano, provola, datterino bruciato e basilico fritto.
Tarallo (14€): crema di tarallo, fiordilatte, friarielli, mousse di pecorino, salamino di cinghiale, cipolla caramellata e tarallo sbriciolato.
Guanciale e Piselli (13€): crema di piselli e patate, fiordilatte, guanciale, pomodoro arrosto, menta e poua di pecorino.
Gateaux (13€): crema di patate, cotto affumicato e fiordilatte, provolone del Monaco e mix di pangrattato composto da rosmarino, pepe e parmigiano.
Zucca (12€): crema di zucca, fiordilatte, salsiccia a punta di coltello, olive riviera, cialda di parmigiano, semi di zucca e timo.
Capocollo (12€): crema di zucchine, stracciatella di bufala, capocollo di Martina Franca, pomodoro secco, pecorino a scaglie e pepe.
Genovese (12€): provola, genovese, scaglie di pecorino.
Biga Milano si trova a via Alessandro Volta 20, trovate tutti i riferimenti e le foto complete nella nostra scheda del Pizza Advisor.
Questo articolo fa parte di un’anteprima giornalistica concordata con la pizzeria, che non prevede giudizio qualitativo. Per scoprire come trattiamo il test dei prodotti, il giudizio delle pizzerie e qual è la linea editoriale di Garage Pizza, è possibile consultare il nostro Manifesto completo.