Come sta andando la riapertura delle pizzerie? I numeri a Napoli e Milano

I numeri delle pizzerie a Napoli e Milano

Il percorso verso la normalità post Covid-19 continua lento ma inesorabile anche se, purtroppo, gli strascichi economici e sociali dureranno per molto tempo. Tante aziende e lavoratori non si sono lasciati sopraffare dallo sconforto, e per fortuna tra il 18 e il 21 maggio è stato dato il via libera per il servizio al piatto ai ristoranti, con tutte le limitazioni del caso legate alla distanza di sicurezza.

Comprensibilmente c’è ancora una certa “paura” da parte delle persone nel frequentare luoghi pubblici; per questo, dopo avervi raccontato come stanno andando il delivery e l’asporto in Campania, ho interpellato alcuni pizzaioli di Napoli e Milano per conoscere i numeri di venerdì 22 maggio e di sabato 23 maggio, in relazione al numero di coperti ridotti ed alla situazione attuale.

Visto che repetita iuvant, i dati che leggerete NON hanno alcuna valenza statistica, ma sono solo un indicatore per fare qualche valutazione. Ho deciso inoltre di non pubblicare i numeri assoluti delle pizze sfornate da ciascuna pizzeria, seppur in mio possesso, perché non sono importanti in questo caso per capire l’andamento.

Partiamo da Napoli e da Gino Sorbillo ai Tribunali, nei pressi del centro storico.
Coperti pre e post misure Covid-19: 160 / 90.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 15/20%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 20% – 30% – 50%.

Continuando verso Forcella, c’è l’Antica Pizzeria da Michele:
Coperti pre e post misure Covid-19: 90 / 48.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 25/30%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 60% – 20% – 20%.

Verso la stazione centrale e l’Autostrada A3 c’è la piccola trattoria Carmnella di Vincenzo Esposito:
Coperti pre e post misure Covid-19: 50 / 28.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 10%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 10% – 80% – 10%.

Spostiamoci verso il lungomare, con 50 Kalò di Ciro Salvo, che dispone anche di tavoli all’aperto:
Coperti pre e post misure Covid-19: 200 / 120.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 30/50%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 50% – 25% – 25%.

Proseguiamo verso Castel Dell’Ovo, con la sede di Piazza Vittoria della Pizzeria Vincenzo Capuano, con alcuni tavoli all’aperto:
Coperti pre e post misure Covid-19: 120 / 65.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: circa 50%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 80% – 20% – 20%.

Sulla Riviera di Chiaia, a pochi passi dal mare, c’è una delle sedi di Salvo Francesco&Salvatore, anche con tavoli all’aperto:
Coperti pre e post misure Covid-19: 205 / 150.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 50%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 40% – 40% – 20%.

A Soccavo, c’è la sede principale della Pizzeria Porzio di Errico Porzio:
Coperti pre e post misure Covid-19: 112 / 72.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 35/40%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 20% – 45% – 35%.

A Bagnoli, 10 Diego Vitagliano dispone anche di qualche tavolo all’esterno:
Coperti pre e post misure Covid-19: 200 / 120.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 40%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 20% – 80% tra asporto e delivery.

Saliamo in collina al Vomero, con La Notizia 53 di Enzo Coccia:
Coperti pre e post misure Covid-19: 90 / 40.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 30%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 25% – 75% tra asporto e delivery.

A poca distanza c’è Pizzeria Gaetano Genovesi:
Coperti pre e post misure Covid-19: 100 / 65.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 50%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 50% – 30% – 20%.

E salendo ancora verso il cuore del Vomero, Acunzo 1964:
Coperti pre e post misure Covid-19: 80 / 40.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 20%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 20% – 20% – 60%.

A Napoli si mangia davvero tanta pizza (parliamo di ben oltre le 100 pizze sfornate al giorno per quasi tutte le pizzerie) e chiaramente da questa prima riapertura sembrano beneficiare maggiormente, in percentuale, le pizzerie che hanno sedute all’aperto. Quelle più piccole lavorano tanto con delivery e asporto mentre c’è un dato che accomuna tutti: il numero di stranieri e turisti è prossimo allo zero. Bisognerà aspettare ancora qualche settimana, se non mesi, per una parvenza di normalità, assieme a decreti meno stringenti.

Passiamo a Milano: negli ultimi anni c’è stato un forte boom delle pizzerie e di conseguenza degli avventori. I numeri non sono paragonabili a quelli di Napoli, ovviamente, ma la pizza è diventata indubbiamente una delle protagoniste indiscusse della città lombarda.

Rechiamoci in zona Isola, dove c’è Pizza Bistrot di Simone Nicolosi:
Coperti pre e post misure Covid-19: circa 80 / circa 40.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 25/30%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 30% – 50% – 20%.

Sempre in zona Isola, c’è Assaje Segrino:
Coperti pre e post misure Covid-19: 160 / 70.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 30%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 30% – 45% – 45%.

In zona Porta Venezia c’è la sede di Cocciuto di via Spallanzani:
Coperti pre e post misure Covid-19: 114 / 68.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 15/20%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 40% – 40% – 20%.

Non troppo distante c’è Marì con Ciccio Filippelli:
Coperti pre e post misure Covid-19: 90 / 40.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 5-10%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 2% – 70% – 28%.

In zona Porta Romana, La Taverna Gourmet di Davide Iannaco non fa delivery o asporto per la tipologia di prodotto che viene proposta:
Coperti pre e post misure Covid-19: 85 / 35.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 20%.

Tra S. Ambrogio e Castello c’è Da Zero di via Bernardo Luini:
Coperti pre e post misure Covid-19: -30%.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 50%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 40% – 25% – 35%.

Infine questi i dati di Lievità di Giorgio Caruso, relativi a tutte le sedi milanesi:
Coperti pre e post misure Covid-19: più che dimezzati.
Percentuale di pizze al tavolo rispetto al periodo pre Covid-19: 20%.
Rapporto tra pizze al tavolo, pizze a domicilio, asporto: 60% – 20% – 20%.

Tranne qualche caso specifico, le percentuali a Milano sono più basse non solo nei numeri assoluti, probabilmente per una situazione maggiormente attendista da parte delle persone a causa dello “storico” dei contagi.
Detto questo, vale ribadire quanto affermato nell’ articolo precedente: le riaperture rappresentano un dato positivo rispetto allo zero assoluto delle prime settimane di quarantena e agli aiuti statali tardivi nonché insufficienti.
La ricerca della pizza ideale per la consegna a distanza, l’attivazione del delivery e asporto per alcune pizzerie, le nuove idee per il proprio locale, possono rappresentare altresì una ulteriore opportunità per catturare nuovi clienti. Un po’ alla volta si riacquisterà, inoltre, la fiducia di quelli che consumano direttamente in pizzeria.
In un momento storico di incertezza bisogna essere determinati, positivi e trovare strade alternative, quelle che stanno battendo tanti pizzaioli nel mentre che anche noi, come consumatori, stiamo trovando la nostra.

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