Che fine ha fatto il lievito di birra e perché è sempre più difficile trovarlo sugli scaffali dei supermercati? Oltre ai vari fattori che stanno colpendo tutti i beni di consumo – primo fra tutti un’inflazione particolarmente pesante e l’aumento anche del costo dell’energia – la produzione del lievito di birra sta riscontrando ulteriori ostacoli che finisco per colpire direttamente anche il consumatore finale.
In particolare le aziende produttrici di lievito segnalano una disponibilità molto limitata di melasso da zucchero che è l’ingrediente principale della lavorazione del lievito di birra e tale mancanza, a loro avviso, è determinata dall’utilizzo che si fa di questo sottoprodotto nell’industria dei biocarburanti, contrariamente al principio del “food first”.
Come riportato da Dissapore, Paolo Grechi, presidente del Gruppo Lievito da zuccheri di ASSITOL, ha spiegato che il problema fondamentale sta nel “continuo aumento del prezzo del gas e le attuali incertezze sui futuri approvvigionamenti non soltanto accrescono i costi di produzione, ma rendono problematica la programmazione aziendale”.
Non soltanto maggiori costi di produzione quindi ma anche problemi legati all’import nel mercato europeo di questo ingredienti fondamentale che, a causa della guerra, è più difficile da reperire in quanto sul mercato europeo sono venuti a mancare circa 250mila tonnellate di prodotto.
“Già in passato avevamo messo in guardia le istituzioni sul conflitto tra destinazione energetica e impiego per fini alimentari e l’attuale situazione conferma che il principio del ‘food first’ va difeso fino in fondo, soprattutto per un ingrediente come il lievito, anima del pane ed essenziale per produzioni come pizza, dolci, vino e birra”.
In ogni caso, per i pizzaioli casalinghi o panificatori più esperti tra di voi, è possibile fare in casa anche il Lievito Madre Licoli: se siete interessati abbiamo la ricetta che fa per voi!