Il mondo della pizza e della ristorazione saluta Antonio Condurro

Si è spento a 89 anni il simbolo de L'Antica Pizzeria Da Michele

News di Garage Pizza Bot — 2 anni fa

antonio condurro

Un lutto per il mondo della pizza e per la città di Napoli: all’età di 89 anni si è spento Antonio Condurro, maestro pizzaiolo e simbolo della storica famiglia napoletana che ha dato vita all’Antica Pizzeria da Michele, da sempre riconoscibile e divenuta negli anni celebre in tutto il mondo.

L’annuncio è stato dato dalla famiglia che, attraverso le parole della figlia Daniela, ha voluto ricordare la dedizione e l’amore per il mondo della ristorazione che hanno fatto la storia della pizza, trasformando ed elevando il nome e il marchio Da Michele tra gli intoccabili del mondo pizza, per passione e tradizione.

“Avevi tanti amici che ti volevano bene, perché tu avevi qualcosa di diverso, eri sempre presente, sempre disponibile, eri l’amico di tutti, eri e sei il mio orgoglio. Oggi più che mai ho capito quanto sei stato importante nella mia vita, e nei prossimi anni terrò questi preziosi ricordi nel mio cuore. Ciao papà…anzi…ciao Pizzaiolo …..fai buon viaggio”.

Da sempre dietro al bancone della sede di Napoli, ha continuato a lavorare fino alla chiusura imposta dalla pandemia con immutata passione, rispecchiando in pieno l’identità di una generazione di lavoratori instancabili e senza fronzoli, concentrati sul cliente e sul fare bene, con semplicità e orgoglio, il proprio mestiere. Da sempre figura centrale dietro le quinte della pizzeria, a lui si deve la scelta votata alla tradizione, classica ed essenziale, di proporre la pizza marinara e la margherita come elementi cardine e insostituibili del mondo pizza. Un mondo fatto di tradizioni ma sempre aperto verso l’esterno e, in alcune occasioni, anche al cinema come nel caso della popolare scena con Julia Roberts in Mangia, prega, ama (2010).

Come annunciato su Facebook, la pizzeria oggi resterà chiusa “per rispetto verso un uomo d’altri tempi che è la storia della nostra pizzeria. Perché, senza la storia, non c’è presente né futuro e l’omaggio, reale e sentito, verso chi ha contribuito a costruire bellezza è doveroso”.

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