Le nuove restrizioni: cosa cambia per ristoranti e pizzerie

Nuovi obblighi e misure per contenere la diffusione del virus

News di Garage Pizza Bot — 2 anni fa

Interno (Pizzeria Era Ora, Ortigia, Siracusa)

Al fine di ridurre la diffusione del virus Covid-19, il governo ha varato nuove misure e restrizioni valide sia per le festività natalizie che per i primi mesi del 2022 e che riguardano la frequentazione di luoghi pubblici, ristoranti, pizzerie, e anche all’aperto. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

A partire da Natale scorso è obbligatorio in ogni regione d’Italia, indipendentemente dal colore o fascia di rischio, indossare la mascherina anche all’aperto e non soltanto nei luoghi chiusi. A chi invece si sposta su mezzi pubblici (breve o lunga percorrenza), partecipa a eventi sportivi oppure frequenta cinema e teatri è richiesto di utilizzare le mascherine di tipo FFP2 in quanto garantiscono una protezione migliore rispetto alle mascherine chirurgiche “standard”.

Al momento l’Italia è a due colori, divisa tra zona bianca e zona gialla: in quest’ultima si trovano Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto, Lombardia, Piemonte, Lazio, Sicilia, Bolzano e Trento.

Inoltre è entrato in vigore anche il cosiddetto Green Pass “rafforzato” (o Super Green Pass), che si ottiene soltanto con la vaccinazione o con la guarigione dal virus e non più con il tampone, come stabilito fino a oggi. Tale certificazione è obbligatoria per la consumazione al bancone di bar e ristoranti o pizzerie e, ovviamente, anche per mangiare al tavolo.

Interno (Pizzeria Sacro Cuore, Brent, Londra)

Tra le altre disposizioni, come ricapitolato dal Post, c’è la chiusura di discoteche e sale da ballo oltre che lo stop a concerti e feste in piazza fino al prossimo 31 gennaio. Infine, dal 10 gennaio in poi, l’obbligo di Green Pass “rafforzato” sarà esteso anche ai musei, mostre, piscine e palestre al chiuso. Contestualmente a queste restrizioni, diminuirà anche il tempo che deve trascorrere per effettuare la terza dose, ovvero il booster del primo ciclo vaccinale, la quale potrà essere somministrata dopo 4 mesi dalla precedente e non più dopo 5 mesi, come accaduto finora.

Una nuova stretta che, assieme alla campagna vaccinale, speriamo sia sufficiente a fermare l’avanzata dei contagi e, soprattutto, a evitare nuove chiusure che potrebbero danneggiare la situazione non proprio rosea degli imprenditori del settore della ristorazione e non solo.

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