Le pizze che vedete in questo articolo non esistono, ma sono belle
E non potremo mai mangiarle...
News di Garage Pizza Bot — 3 anni fa
![queste pizze non esistono](https://garage.pizza/wp-content/uploads/2021/09/queste-pizze-non-esistono-570x570.jpg)
Ebbene sì, dopo le pizze a ruota di carro, a canotto e contemporanee, alla lista di lievitati dobbiamo aggiungere anche le pizze che non esistono! Dall’estro e dalle capacità di un team della Rutgers University, l’ateneo statale del New Jersey, è nato infatti un algoritmo capace di generare in maniera automatica foto di pizze, più o meno guarnite di ingredienti, che sembrano reali.
L’algoritmo è stato denominato MPG che sta per Multi-ingredient Pizza Image Generator cioè un generatore di immagini di pizze con diverse tipologie e quantità di ingredienti. Per arrivare a questo risultato, sfruttando algoritmi e tecniche di machine learning ovvero di apprendimento automatico, gli autori dello studio hanno messo in piedi un proprio database di foto chiamato Pizza10, sfruttando le informazioni e l’oltre mezzo milione di immagini di pizze scaricate da Instagram e catalogate in precedenza da un team di ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
![queste pizze non esistono 2](https://garage.pizza/wp-content/uploads/2021/09/Screenshot-2021-09-08-at-17.01.12-1080x788.png)
Come si può osservare in queste immagini, non soltanto le foto sono credibili per dimensioni, proporzioni e colori ma anche per la possibilità di utilizzare a piacimento i vari condimenti, il che le rende un qualcosa di unico: da una pizza margherita a una guarnita con salamino piccante, passando per una salamino piccante e funghi con l’eventuale aggiunta di olive nere o che so, qualche foglia di basilico fresco.
![queste pizze non esistono opzioni](https://garage.pizza/wp-content/uploads/2021/09/Screenshot-2021-09-08-at-17.01.48-1080x622.png)
Insomma, l’enorme database di immagini di pizze che si trova, ad esempio, su Instagram non si può certo dire che sia inutilizzato ma anzi, come si è visto, può essere sfruttato per creare foto di pizze in maniera automatica e procedurale: arriveremo forse a un giorno in cui non sapremo più riconoscere la foto di una pizza vera, lievitata e cotta in forno, rispetto a quella generata da un algoritmo?