Napoli, arriva il presepe-pizza: l’arte per combattere l’emergenza Covid

L'idea è partita dall'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, in collaborazione con I Sedili di Napoli

News di Salvatore Cardone — 3 anni fa

presepe pizza

Quello che ci aspetta è un Natale molto particolare: l’emergenza Covid-19 ha indubbiamente segnato questo 2020, che verrà ricordato per molto tempo come uno degli anni più oscuri, sia a livello generale che a livello prettamente economico.

Tutto il mondo, del resto, ha dovuto fermarsi e rallentare bruscamente, e come abbiamo avuto modo di dire più volte, tra i settori più colpiti c’è sicuramente quello della gastronomia e della ristorazione in generale, ma non solo. A Napoli, ad esempio, a pagare dazio sono stati anche gli artigiani, tra cui quelli del noto quartiere di San Gregorio Armeno, conosciuto in tutto il mondo per la produzione a tema natalizio tra pastori, presepi e tutti i prodotti tipici della cultura tradizionale partenopea e natalizia.

L’arte però, non conosce limiti e per fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria ed economica che sta colpendo il paese l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, in collaborazione con I Sedili di Napoli, ha dato vita a una particolare iniziativa, partendo proprio dal popolare quartiere e scegliendo come teatro la Basilica di Santa Chiara. Pochi giorni fa, infatti, per celebrare anche la riapertura dei negozi, è stato presentato al mondo intero un gigantesco presepe-pizza, realizzato dal maestro presepiale Salvatore Iasevoli, chiaramente in collaborazione con diversi pizzaioli che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questo particolare progetto.

presepe pizza

Il presepe è infatti interamente ricoperto da pasta-pizza, cotta in maniera uniforme in modo da donare alla già di per sé spettacolare realizzazione un tocco ancor più magico. La tradizione infatti si fonde perfettamente con l’innovazione, e la stessa cura è stata anche riposta nella realizzazione di tutti gli aspetti del presepe, riprodotto con grande maestria dagli artigiani locali.

presepe pizza

Il presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani Sergio Miccù si è espresso così in merito: “Questa iniziativa nasce per celebrare il terzo anno del riconoscimento dell’arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio Unesco. Quest’anno abbiamo voluto inserire anche l’arte presepiale perchè riteniamo che, al pari dell’arte dei pizzaioli, sia l’arte che più caratterizza Napoli nel mondo. Abbiamo unito i due mestieri perché purtroppo si stanno lentamente perdendo, e abbiamo voluto lanciare un messaggio anche ai giovani napoletani affinché queste due nobili arti non vadano disperse”.

presepe pizza

Il maestro pizzaiolo Salvatore Iesavoli, investito della difficile missione, durata oltre cinque mesi, si è detto soddisfatto del risultato finale: “Quando mi hanno proposto di realizzare un presepe con la pasta della pizza sono rimasto interdetto, ma poi mi sono lanciato anima e corpo in questa sfida. Il legno ed il sughero si sono sposati con la farina che riveste completamente la struttura. Si tratta di un presepe non solo da ammirare ma, in un certo senso, quasi da gustare. Siamo estremamente contenti della riuscita di quest’opera che unisce due arti tradizionali che avevano bisogno di mettersi insieme per venire fuori insieme da questa crisi”.

presepe pizza

La spettacolare costruzione sarà esposta per tutto il periodo natalizio presso la Basilica di Santa Chiara, altro grande simbolo della città partenopea e avrò il significato di rinascita e di ripresa della città sia del legame sempre più indissolubile tra gli artigiani e i pizzaioli della città.

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