Napoli come se fosse un marchio da Pizzeria: la buffa vicenda successa negli Stati Uniti

Più precisamente a Canton, Ohio

News di Tommaso Stio — 3 anni fa

napoli's italian eatery

Il fascino dell’Italia nel mondo quando si parla di cucina, lo sappiamo, è irresistibile. Non stupisce allora questa “simpatica” vicenda che viene da una cittadina dell’Ohio, negli Stati Uniti e che riguarda, per l’appunto, proprio Napoli e la Pizza.

Ai margini di questa diatriba legale svolta nella città di Canton e raccontata da un sito web locale, ci sono due famiglie americane che hanno fatto della ristorazione la loro passione e il loro mestiere. Da una parte troviamo i gestori del locale Napoli’s Italian Eatery – adesso chiuso ma che si prepara a riaprire sotto una nuova gestione dopo essere stato rilevato – mentre dall’altra la famiglia, in particolare quella del figlio dell’ex-proprietario del locale scomparso poco tempo fa.

Il pomo della discordia di questa storia sta proprio qua: entrambi rivendicano la proprietà dei numeri telefonici associati al locale e del nome “Napoli” nell’insegna del locale, come se si trattasse di un vero e proprio marchio. Da una parte abbiamo dunque dei nuovi imprenditori che hanno investito un bel po’ di dollari con un’offerta commerciale lo scorso autunno – per la precisione 472 mila – dall’altra la famiglia del vecchio proprietario che, abbandonato il Napoli’s Italian Eatery di 221 Market Ave N, vorrebbe aprire altrove un nuovo ristorante con lo stesso nome.

A questo punto, come avrete intuito, non si tratta solo di nome e brand ma ci sono in ballo anche diverse centinaia di migliaia di dollari e un pool di avvocati a supporto. Non sappiamo come andrà a finire questo contenzioso ma intanto, dal nostro punto di vista, è bello notare in un certo senso come nel mondo ci sia grande attaccamento a Napoli e più in generale all’Italia, quando si parla di cibo. C’è da aggiungere che per il capoluogo campano viene comunemente utilizzato l’esonimo “Naples” oltreoceano, da qui il passaggio da nome di città a potenziale marchio, ma la faccenda rimane buffa agli occhi degli osservatori del Bel Paese.

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