Pomodoro di qualità? In Italia se ne consuma sempre meno
Lo scenario descritto dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare
News di Tommaso Stio — 3 anni fa
Da sempre su Garage Pizza decantiamo l’amore e il benessere che ci può donare la buona cucina (soprattutto la pizza, in ogni sua declinazione), un amore che passa necessariamente dalla scelta di ingredienti di qualità, genuini, e possibilmente del territorio. Non a caso tra le rubriche originali più seguite ce n’è una intitolata Pizza é salute che, tra le altre cose, ha già dedicato un approfondimento alle proprietà e ai valori nutrizionali del pomodoro, protagonista oggi di questo articolo.
Partendo dai dati di una ricerca ISMEA ovvero l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, è emerso come il consumo di pomodoro e dei suoi derivati sia molto cambiato negli ultimi anni: vuoi per un’offerta sempre più ricca, vuoi il meno tempo che viene dedicato in cucina per preparare i pranzi e le cene, la qualità dei nostri sughi e delle pizze fatte in casa (a proposito, c’è un Festival che vi aspetta!) ne ha risentito. Questo perché in Italia si consuma principalmente la passata di pomodoro (54%) che, tra tutti i prodotti da scaffale, è quello meno nobile in quanto realizzato anche con scarti della lavorazione. La seconda fetta (21%) è occupata dalle polpe di pomodoro e infine soltanto l’11% opta per i pomodori pelati cioè il prodotto in un certo senso più sicuro e meno lavorato di tutti gli altri.
Forse la fretta, la mancanza di voglia, esperienza o più in generale i tempi che cambiano, nelle famiglie degli Italiani si rinuncia a preparare in casa la passata di pomodoro in virtù di prodotti confezionati già pronti che vanno così a sostituire un prodotto, i pelati, che negli anni ottanta invece veniva scelto da quasi un consumatore su due. Al sud le confezioni di pomodori pelati sopravvivono meglio che in altre regioni di centro e nord Italia mentre resta abbastanza consistente la fetta di persone che predilige il prodotto fresco da alternare a quello confezionato.
Caso piuttosto significativo è rappresentato infine dal mercato estero dove si esporta e si vende maggiormente pomodori pelati italiani (39%) mentre le passate e i concentrati si attestano rispettivamente al 37% e al 24%. Si può in qualche modo dire che tempo che passa ci sta facendo dimenticare la qualità e le immense varietà di pomodoro che potremmo gustare e che tutto il mondo ci invidia? A tal proposito, per valorizzare i prodotti della nostra terra, abbiamo voluto realizzare due articoli che vi raccontano il miglior pomodoro da usare per la pizza marinara e un altro dedicato ad alcune valide alternative al pomodoro San Marzano per la preparazione di una pizza margherita.
[Crediti: ISMEA, Angelo Forgione]