Garage Pizza contro la violenza sulle donne: viva Margherita

Abbiamo ordinato una pizza Margherita, passando così una bella serata contribuendo, nel nostro piccolo, alla lodevole causa promossa dall'associazione ActionAid.

News di Salvatore Cardone — 3 anni fa

call4margherita

Il 25 novembre è stata la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, una realtà, purtroppo, sempre presente nella nostra società. Noi di Garage Pizza crediamo che debba essere “solo” un punto di partenza, una data da fissare per ricordare questa problematica e per dare il via ad una sensibilizzazione costante sull’argomento.

Tante iniziative si sono susseguite in tutto il mondo e, come vi avevamo già ampiamente parlato, tra le iniziative più importanti lanciate nel nostro Paese, a tenere banco è stata sicuramente quella organizzata da ActionAid, molto particolare e legata alla tanto amata pizza.

call4margherita

Ovviamente non potevamo non prendere parte all’iniziativa in maniera diretta, approfittando della posizione strategica molto favorevole di chi vi scrive. La Pizzeria Carminiello De Lucia, una delle più antiche e rinomate del quartiere Secondigliano, nella zona Nord di Napoli, ha infatti preso parte all’iniziativa e noi ci siamo subito fiondati, ordinando un terzetto di Pizza Margherita e aderendo così all’iniziativa.

Con la mia compagna ci siamo subito premurati di andare a controllare gli speciali box relativi all’evento che, da vicino, hanno avuto un impatto ancor più piacevole di quanto avrei immaginato guardandoli nelle foto. Abbiamo notato anche alcuni dettagli molto particolari, specie quelli riguardanti i quattro bordi del box contente la pizza, tutti diversi e con incisa una scritta diversa, una scritta chiaramente a tema, in linea con lo spirito dell’iniziativa. La parte frontale, la protagonista, raffigura il volto di una donna, la “Margherita” di cui vi parlavamo ieri, ossia la donna che ha ispirato l’iniziativa dell’associazione.

Sempre sulla parte frontale è citata poi proprio la frase cardine di tutta la storia, ossia la finta telefonata che la donna ha pensato di fare ai soccorritori per sfuggire al compagno violento.

È stata una serata piacevolmente diversa, grazie proprio all’aver partecipato, seppur con un minimo contributo, a una particolare opera di sensibilizzazione in un giorno delicato e importante non soltanto per il nostro Paese e per la città di Napoli ma in generale per tutto il mondo. E poi, in fin dei conti, a una buona pizza, diciamocelo, non si rinuncia mai, specialmente se è per beneficenza.

Lascia un commento