Renato Bosco by Signorpiatto: recensione delle pizze spedite in tutta Italia

è possibile provare le pizze iconiche del pizzaiolo veronese, anche a casa

Recensione di Antonio Fucito — 3 anni fa

Aria di Pane con Burrata e Crudo Renato Bosco

Il mondo Pizza è profondamente cambiato durante gli ultimi 12 mesi. Diverse pizzerie si sono reinventate per l’asporto e la consegna a domicilio, nel tentativo di contrastare la situazione economica e arginare restrizioni che indubbiamente hanno mandato in crisi questo settore, come tanti altri. C’è stata però un’accelerata anche nella possibilità di ordinare online, fino alla nascita di tante “Pizza Box” che propongono il nostro amato disco di pasta da ultimare a casa oppure da scongelare. Spedite in tutta Italia, offrono quindi a distanza le creazioni di alcune pizzerie rinomate, e magari gli ingredienti di altre regioni.

Anche noi di Garage Pizza, ovviamente, siamo stati colpiti dall’impossibilità di girare liberamente per raccontarvi questo mondo in tutte le sue declinazioni; non potevamo quindi farci sfuggire la possibilità di ordinare alcune Pizza Box che troverete recensite nella nostra apposita sezione.

Quella oggetto di questo articolo è dedicata alle pizze di Renato Bosco che, fin dalla sua prima pizzeria Saporè di Verona, pone grande attenzione sulla lievitazione e su ingredienti di qualità.
Il pizzaiolo veronese, infatti, ha creato nel corso degli anni impasti dalle consistenze differenti, che vanno dalla focaccia fino alla sua iconica “DoppioCrunch”.
Grazie alla collaborazione con l’azienda veneta SignorPiatto, oggi è possibile ordinare in tre Pizza Box differenti, le cui basi vanno rigenerate nel forno e gli ingredienti assemblati in cottura e in uscita, con un procedimento non molto dissimile da quello che avviene in pizzeria.

Lo shopping online e il prezzo

L’e-commerce de Il Signorpiatto propone una sezione specifica dedicata alla pizza, con tanto di video-consigli di Renato Bosco.
I box Pizza, come detto, sono tre, con quantitativi indicati per due persone:

La spedizione viene indicata generalmente in 2-3 giorni lavorativi indipendentemente da quello della settimana in cui viene effettuato l’ordine; il costo del corriere, refrigerato, è pari a 5,90€, con consegna garantita in 24-48 ore.
Tempi tutto sommato accettabili per pianificare anche una degustazione con ospiti esterni, meno restrittivi ad esempio rispetto a quanto ci è capitato nella nostra prova de I Tigli.

I prezzi, invece, ricadono sicuramente nella fascia di quelli che possiamo definire molto alti.

Considerando i costi di spedizione contenuti per un corriere refrigerato, probabilmente sono stati assorbiti in parte proprio dal prezzo di listino di ciascuna pizza box che, al di là della qualità indubbiamente presente, richiede un esborso economico non indifferente.
Ci sono poi alcuni fattori impossibili da non prendere in considerazione, come la necessità di ultimare la pizza in autonomia e quindi l’assenza di un prodotto che “gode” della preparazione completa da parte del pizzaiolo, del servizio al tavolo, di un locale ricercato e della “comodità” di non fare nulla. Senza contare l’energia elettrica consumata dal forno e la pulizia postuma della cucina, come direbbero i migliori bacchettoni.
La quantità delle pizze e degli ingredienti è indubbiamente generosa, in grado di saziare ampiamente due persone “normali”; ci ritornerò, ad ogni modo, durante le considerazioni finali.

La preparazione e la prova

Le basi delle pizze sono precotte e sigillate, il Pizza Box più corposo è contenuto in due scatole differenti confezionate in maniera molto elegante e con alcuni flyer che presentano le istruzioni per la preparazione, i loghi di SignorPiatto e la collaborazione con Renato Bosco.
Anche gli ingredienti, freschi all’origine, sono sigillati sottovuoto singolarmente. La scadenza, indicata dall’apposito sigillo, è di 10 giorni, la conservazione deve avvenire in frigo.
Piccola nota ecologista a margine, c’è davvero tanta plastica da riciclare una volta consumato tutto: non mi vengono in mente soluzioni migliori per stipare tutto e mantenere la stessa qualità, ma è comunque da segnalare.

La prima pizza con la quale mi sono cimentato è la Tonda, precotta già con base pomodoro. L’ho condita con quello presente in bustina, ho disposto il fiordilatte (anziché la Bufala suggerita) e rigenerato la pizza nel forno elettrico (preriscaldato a 250 gradi, statico) per circa 4 minuti in posizione centrale su griglia, con carta forno. In uscita, infine, ho disposto l’origano e l’emulsione di basilico.
La consistenza dell’impasto rimane convincente e non biscottata, così come la sapidità complessiva fino all’interessante emulsione di basilico, che funziona anche “da olio” per rendere più umida la pizza. Meno impressionante il fiordilatte, che ha subito maggiormente il processo differito di conservazione fino alla consumazione.

Successivamente è stato il turno della DoppioCrunch, già tagliata longitudinalmente (sulle istruzioni c’è scritto di farlo in autonomia), condita prima della cottura con mortadella, pistacchio, stracchino e bufala. Tre minuti in forno, altri tre capovolta, stesse temperature e posizione della Tonda.
Se parliamo di impasto è la pizza che mi è piaciuta di più, sia per l’idea di partenza della DoppioCrunch, che rimane croccante al morso e all’affondo, sia per le proprietà complessive organolettiche che reggono perfettamente in conservazione e cottura: la pizza ideale da consumare a giorni di distanza e nel forno di casa. Anche in questo caso qualità degli ingredienti alta, con la bufala quella che invece fa più fatica.

Dulcis in fundo l’Aria di Pane, altra tipologia di impasto identitaria di Renato Bosco, che punta sulla leggerezza e sofficità percepite al morso contestualmente alle dimensioni voluminose. Le ho indubbiamente percepite dopo la cottura di 5 minuti e la suddivisone in spicchi (io ne ho fatti quattro, ne vengono suggeriti otto). L’abbinamento perfezionato in uscita, quello con burrata e prosciutto crudo, è un classico di gran succulenza, supportato dalla qualità degli ingredienti. L’impasto, che rimane buono, è però quello che ho avvertito più “lontano” rispetto all’originale provato in pizzeria di Renato Bosco: il forno elettrico di casa è ulteriori discriminante in questo caso.

Conclusioni e giudizio complessivo

La collaborazione tra SignorPiatto e Renato Bosco permette di saggiare anche a distanza alcune creazioni iconiche del pizzaiolo veronese, con risultati qualitativamente alti ma ovviamente non paragonabili all’esperienza diretta in pizzeria, sia per l’ultimazione fai-da-te che per il forno elettrico di casa e qualche ingrediente che perde di più in fase di conservazione.
L’assemblaggio è tutto sommato semplice e divertente al netto delle considerazioni succitate, le tipologie di pizza offerte sono molto peculiari, la soddisfazione complessiva c’è tuttaa.
I prezzi sono molto alti, inutile negarlo, anche se filosoficamente seguono quelli della pizzeria di Renato Bosco, in grado di offrire anche un ambiente e servizio da ristorante.
La quantità del Pizza Box sono ampiamente sufficiente per saziare due persone: chi vi scrive non fa testo, avendo mangiato tre basi pizza e i relativi ingredienti in un’unica sessione.

Le Pizza Box by SignorPiatto e Renato Bosco si trovano a questo indirizzo: la mia ve l’ho detta e qui sotto trovate i miei voti soggettivamente assoluti, lascio a voi l’intenzione di ordinare o meno il prodotto per una prova e giudicarne il rapporto qualità/prezzo.

E-Commerce e tempi di spedizione: 90/100
Facilità assemblaggio delle pizze: 88/100
Qualità dell’impasto dopo la cottura: 92/100
Freschezza e qualità degli ingredienti: 85/100
Prezzo del Pizza-Box: 89€

La box “Il classico, sempre buono” ci è stata fornita da Signorpiatto. Per scoprire come trattiamo il test dei prodotti, il giudizio delle pizzerie e qual è la linea editoriale di Garage Pizza, è possibile consultare il nostro Manifesto completo.

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