6 Pizzerie da provare a Milano, fuori dai soliti giri

magari meno conosciute dagli avventori, ma da provare prima di tante altre

Rubrica di Antonio Fucito — 3 settimane fa

Giolina

Sono parecchi anni che Milano rappresenta una delle piazze-di-pizza principali d’Italia in termini di offerta e di varietà, con locali aperti anche a pranzo e una scelta piuttosto vasta dalla quale attingere, all’interno degli stilemi più conosciuti.
C’è da dire altresì che successivamente alla pandemia la spinta di innovazione e di qualità ha subito una decisa battuta d’arresto, con le nuove aperture che spesso fanno fatica a distinguersi da quelle già presenti sul territorio.
Ad ogni modo, come detto, l’offerta non manca, e in questo articolo voglio puntare i riflettori su alcune pizzerie che magari non sono (ancora) nel jet set dei premi e della critica – perlomeno non del tutto – ma che meritano assolutamente una visita prima di tante altre.

In rigoroso ordine alfabetico, come spesso accade da queste parti, perché si tratta di una selezione e non di una classifica; sempre di pizzerie provate in prima persona, s’intende.

Le Pizzerie

Amunì

(Via Andrea Solari 7, fermata M2 S.Agostino, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Le dimensioni del cornicione sforano il limite che il mio palato si è dato affinando il gusto nel corso degli anni, ma la pizzeria di Michele Bellomo porta la tradizione siciliana a diversi chilometri di distanza, con un impasto ben lavorato in termini di consistenza e cottura, soprattutto grazie a sapori che sono di qualità e ben percepibili. All’interno del menu, quindi, è possibile trovare abbinamenti piuttosto peculiari per la piazza milanese, come l’utilizzo del cioccolato di Modica su preparazioni salate o formaggi meno battuti come il piacentinu ennese.

Pizza Palermo(Pizzeria Amunì, S. Agostino, Milano)

Glory Pop

(Via Correggio 14, Fermata M1 De Angeli, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Una realtà giovane in un’atmosfera pop, appunto, che ha la peculiarità di offrire come “pilastri” due tipologie di impasto per ciascun abbinamento, uno che strizza l’occhio alla pizza napoletana e italiana, l’altro a quella romana, entrambi con caratteristiche ad ogni modo uniche e contaminazioni negli abbinamenti di diverse regioni italiane, quali ad esempio la Calabria.
L’atmosfera e i sapori sprigionati al morso sono la cosa in assoluto più interessante mentre la doppia possibilità di scelta investe un’ampia fetta di pubblico; manca giusto qualche spunto nella lavorazione degli impasti nel momento in cui si mettono a paragone con le migliori espressioni di quelli a cui si “ispirano”.

Margherita (Glory Pop, Milano)

Giolina

(Via Felice Bellotti 6, fermata M1 Porta Venezia, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Quando parlo di Giolina fuori dai soliti giri intendo che mi fa strano vedere come questa pizzeria non abbia maggiori riconoscimenti da parte di chi scrive di cibo e assegna premi, perché questo locale con al comando-pizza Danilo Brunetti offre una pizza di livello assoluto, dall’impasto alla cottura alla qualità degli abbinamenti, con pochissime sbavature. Quello che manca è forse un po’ di “reattività” alle novità in termini di offerta complessiva, assieme a mancanze come quella del senza lattosio, facilmente colmabile nel 2025.

Giolina

La Pizza Popolare

(Via Francesco Albani 61, fermata M5 Portello, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Spostiamoci sulla tipologia di pizza con stesura a ruota di carro, ovvero di dimensioni generose e cornicione appena abbozzato, che esalta un condimento generoso ma che deve essere sempre equilibrato nelle sue componenti per evitare un sovraccarico calorico inutile. La Pizza Popolare di Giuseppe Borrelli offre una delle migliori espressioni milanesi in tal senso, sia nelle declinazioni classiche e arroganti della tradizione napoletana, sia per quanto riguarda abbinamenti più complessi e peculiari. L’impasto è saporito e gode di un’ottima cottura, anche se la “shelf-life” delle sue caratteristiche migliori è tra le meno lunghe e quindi il consiglio è di non fermarsi troppo nella parte fotografica e nelle chiacchiere a corredo.

Ragu (La Pizza Popolare)

Mozzafiato

(Viale Coni Zugna 60, fermata M2 Sant’Agostino, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Uno dei punti di forza di Milano, come detto, è quello di accogliere tanti emigranti che per necessità e opportunità trovano una piazza in grado dare spazio a offerte differenti in chiave enogastronomica.
La pizza di Mozzafiato beneficia nelle origini lucane di Filippo Donadio e anche in questo caso è possibile trovare in carta diversi abbinamenti meno battuti dalle pizzerie presenti sul suolo lonbardo, che esaltano giocoforza i prodotti del territorio di origine e regalano sapori magari diversi dal solito. La pizza complessivamente è molto buona sia per quanto riguarda la sapidità complessiva che la qualità dell’impasto, che però soffre di alti e bassi in termini di cottura e lavorazione.

Pizza (Mozzafiato, Milano)

Santa Margherita

(Via Spartaco 16, fermata M3 Porta Romana, Scheda Pizzeria nel Pizza Advisor)

Dopo tante esperienze in altre pizzerie, Marco Abrate ha aperto con la compagna la propria e oggi offre una pizza napoletana classica ma lavorata in chiave moderna. Il cornicione poco pronunciato fa da perimetro ad un impasto di gran pregio come consistenza e sapore, che si fonde alla perfezione con gli abbinamenti proposti, saporiti ed equilibrati al morso, per una pizza complessivamente molto buona.

Pizzeria Santa Margherita (Milano)

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