Pizza da asporto e a domicilio: consigli per gustarla al meglio

Basta poco per goderne un po' di più, molto di più.

Rubrica di Antonio Fucito — 1 anno fa

Margherita (Nascostoposto, Terni)

Il consumo della pizza a domicilio oppure d’asporto è sempre stata una pratica piuttosto popolare ben prima del periodo di pandemia. Spesso però viene relegata al ruolo di soluzione di ripiego, alternativa per i pigri o per chi vuole consumare il disco di pasta comodamente a casa, risparmiando anche qualcosa dal punto di vista economico.
Proprio la pandemia da COVID-19 ha portato diverse pizzerie ad affacciarsi verso questo mercato, governato da alcune dinamiche che si ‘scontrano’ con il solito processo organizzativo per la pizza servita ai clienti seduti al tavolo. I contenitori per il trasporto – per quanto migliorati da alluminio interno, fori, borse termiche, altro – assieme al tempo che intercorre tra la produzione e la consumazione, portano ad avere una pizza che subisce alcune alterazioni termiche ed enzimatiche che mai le permetteranno di essere paragonata a quella che viene sfornata e consumata pochi secondi dopo (minuti, grazie Instagram!) nel piatto.

Tale situazione ovviamente non preclude di poter mangiare una pizza di qualità e così, dopo averne provate centinaia se non migliaia in questa configurazione, vi condivido il mio vademecum su come ordinare la pizza da asporto oppure a domicilio, tra consigli e soprattutto qualche piccolo accorgimento. E per quando avete finito di mangiare, seguite le indicazioni per

Pizza arista e patate (Nascostoposto, Terni)

Non fate passare tempo prima di mangiarla

La pizza è un prodotto che rende al massimo non appena sfornato, preparatevi quindi a consumarla subito appena arriva(te) a casa. Va bene qualche foto veloce per immortalarla, ma vi rendo partecipi di una grande verità: nessuno, ma proprio nessuno, sta aspettando una vostra condivisione social in tempo reale. Potete farla anche successivamente con gli stessi identici risultati!

Riscaldatela qualche minuto

Portate la temperatura del vostro forno di casa (quello a incasso, per intenderci) a 150 gradi, poi lasciate riscaldare la pizza al suo interno per qualche minuto (dai tre ai cinque, a seconda della qualità del vostro forno), si “asciugherà” di tutta quell’umidità generata nel cartone e poi, al netto delle varie tipologie di impasto, tornerà ad essere calda e piacevole al morso: maggiore soddisfazione garantita!

Non ordinate pizze troppo elaborate

Maggiori sono gli ingredienti di diversa consistenza e freschezza, maggiore sarà la possibilità di avere un prodotto non eccezionale a casa, a causa del tempo trascorso e del pericolo di creare un pastrocchio durante il trasporto. Il rischio è minore per le pizze “semplici”, ma ovviamente si possono utilizzare alcuni accorgimenti anche da parte della pizzeria, come fornire a esempio la burrata a parte in una vaschetta, lasciando al cliente il posizionamento: diventa anche un ottimo modo per fare un video acchiappa-visualizzazioni per le Instagram Stories (…).

Mangiatela con le mani

Questa è la cosa più soggettiva, ma godetevi la pizza nella maniera più genuina possibile, mangiate per intero il cornicione, che rappresenta metà del godimento: lì fuori nello spazio (ehm, a casa) nessuno può sentirvi urlare… per una macchia sul vestito.

Marinara con acciughe, olive e capperi (Nascostoposto, Terni)

Cercate su tutte le piattaforme, ma preferite l’ordine diretto

La pizzeria che avete individuato può essere presente su più di una piattaforma di delivery, che magari offre sconti differenti o comunque copre la vostra zona con maggiore puntualità e qualità del trasporto: fate sempre una ricerca!
In realtà, quando possibile, cercate di prediligere l’ordine e la consegna diretta, per una svariata serie di motivi: il tocco umano, un guadagno superiore per la pizzeria stessa, una maggiore attenzione (si spera) nel trasporto della propria creatura appena sfornata.

Non stressate le pizzerie con richieste “assurde”

Il rispetto chiama rispetto, e anche se il cliente ha sempre ragione (ma anche no, leggete la nostra guida al cliente perfetto), non stressate la pizzeria in fase di ordinazione chiedendo modifiche eccessive per ciascuna pizza, un orario di consegna spaccato al minuto, oppure il resto della vostra banconota da 200 euro che per l’occasione avete tirato fuori dal cassetto.
Se la pizza oppure il servizio non vi hanno soddisfatto, provate a dare una seconda possibilità, e se anche questa dovesse essere disattesa, potete rivolgervi altrove e lasciare la classica recensione negativa, senza astio ma cercando di dettagliare la vostra motivazione.

Buona Pizza! Ogni giorno è quello giusto per ordinarla.

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